Palazzo Ducale. Restaurati e aperti al pubblico i giardini dei duchi – VIDEO

di GIACOMO BARDUCCI

URBINO – La Galleria nazionale delle Marche celebra la primavera con l’inaugurazione della mostra ‘I giardini dei Duchi’ che, per l’occasione, sono stati completamente restaurati. Un evento dedicato agli arredi vivaistici adottati alla corte dei Montefeltro e Della Rovere. La mostra che ha aperto i battenti oggi, mercoledì 28 marzo alle ore 16, illustra come venivano concepiti i giardini ducali nell’epoca rinascimentale. Quadri, progetti, antichi trattati di botanica, compongono la prima parte dell’esposizione che porta ai giardini. La mostra terminerà il 10 giugno mentre i giardini resteranno sempre aperti e disponibili a ospitare eventi di vario tipo: letture di poesie, esposizioni, feste o matrimoni.

“Abbiamo scelto questa data per inaugurare contemporaneamente la mostra e la primavera” spiega il direttore del Palazzo Ducale Peter Aufreiter. “L’idea della restaurazione dei giardini è nata più di un anno fa insieme alla dottoressa Anna Baiardi (ricercatrice alla Carlo Bo ndr). Abbiamo notato che sempre più persone si interessavano a quest’area del palazzo così abbiamo deciso di restaurarla e darle il giusto rilievo. Il giardino è stato totalmente ripiantato mantenendo le piante che erano presenti al tempo del Rinascimento, purtroppo la neve di questo periodo ha fatto tardare la fioritura”.

“Un’altra cosa che abbiamo voluto fortemente – continua Peter Aufreiter – è stata la restaurazione della meridiana al centro del giardino pensile. Durante la Seconda guerra mondiale era stata danneggiata e poi riposizionata in modo errato. “L’ora della presentazione oggi, alle 16, è stata scelta perché il sole ha colpito perfettamente la meridiana in modo che possa essere apprezzata da tutti”.

“Abbiamo voluto mettere al centro i giardini delle corti ducali rinascimentali – sottolinea la dottoressa Anna Baiardi – per far capire che questi spazi sono connessi alle personalità dei duchi che li hanno voluti. L’esposizione sarà l’occasione per approfondire gli studi sui personaggi legati a questi luoghi”.