URBINO – Sono tantissime le iniziative che i comuni e le associazioni della provincia di Pesaro-Urbino hanno organizzato in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione, molte delle quali però sono ancora in forse a causa della mancanza di fondi.
LINK – Il calendario degli eventi
“Una mattina mi son svegliato…”
L’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha preparato, assieme a comuni e circoli Arci, una serie di incontri ed eventi in collaborazione con la manifestazione Una mattina mi son svegliato. Gli eventi sono in programma dal 19 marzo al 10 maggio in diverse località, da Urbino a Gabicce Mare, passando per Fermignano, Fano e Pesaro. “Il nostro obiettivo principale è di tenere viva la memoria di quei giorni, dei valori della resistenza e della Costituzione, soprattutto tra i giovani – afferma Cristiana Nasoni, presidente dell’Anpi di Urbino – ma non solo: con i partigiani che piano piano stanno morendo e i giovani che non studiano quasi più la Seconda guerra mondiale a scuola, è sempre più difficile mantenere il ricordo, ma è altrettanto importante che i ragazzi si avvicinino a questa realtà e ai sentimenti antifascisti, soprattutto ora che molti estremismi stanno tornando alla luce in particolari situazioni come in Grecia e in Francia”.
Oltre a cineforum, proiezioni e mostre fotografiche sono previsti anche pranzi sociali e dj set, per sensibilizzare le nuove generazioni. Al Punto Macrobiotico di Urbino ogni domenica fino al 27 aprile si tengono incontri sui temi della resistenza, la sovranità alimentare e la tipografia clandestina. Le donne, protagoniste nei loro compiti della resistenza, saranno soggetto di molti incontri, come ad esempio quello di sabato 3 maggio: Donne e militanza, da Rosa Luxemburg ad Adele Bei nella sede dell’Anpi di Urbino.
Per famiglie e studenti
Con Tracce di Guerra la rete di associazioni ‘Ortopolis arti in rete’ di Pesaro promuove, nei weekend dal 9 fino al 27 aprile e il 2 settembre 2014, una serie di attività dedicate a famiglie e studenti per ricordare gli spazi della quotidianità testimoni dei momenti tragici della Seconda Guerra. La formula è quella del walkscape, non visite guidate ma camminate sociali in cui il territorio viene riletto a partire dai reperti urbani, un archivio storico a grandezza originale.
Sempre a Pesaro la Festa della Liberazione si unisce alla festa del Lavoro del primo maggio e nasce il Festival Nazionale della Liberazione. Dal 24 aprile al 1. maggio, il porto ospiterà attività sportive, degustazioni e concerti a tema liberazione, organizzati dall’associazione Stile Libero.
Altri progetti
L’Istituto di storia delle Marche non manca nella lista degli enti che si vogliono distinguere per le attività commemorative: “Quest’anno ricorrono altri anniversari impegnativi oltre al settantesimo, come la Settimana rossa e la morte di Berlinguer – afferma Massimo Papini, direttore dell’Istituto – fra le altre cose stiamo organizzando un grosso convegno con l’Istituto storico dell’Umbria sulla Resistenza nell’Appennino umbro-marchigiano, ma ancora non è stata decisa la data”.
“Abbiamo molte idee in pentola ma finora abbiamo ricevuto tante pacche sulle spalle ma niente fondi – spiega Costantino Di Sante, direttore dell’Istituto di Pesaro – abbiamo presentato vari progetti, fra i quali uno spettacolo teatrale sulla strage di Fragheto, in collaborazione con l’Emilia-Romagna, una mostra ‘documentaria’ sui manifesti che hanno celebrato la resistenza nel dopoguerra e vari incontri sul tema del rapporto fra gli eserciti, la popolazione e i partigiani nella provincia. Sono progetti interessanti, speriamo di poterli realizzare”. Unica idea in cantiere che forse si realizzerà a maggio-giugno è la ripubblicazione, dopo 10 anni, di una rivista dedicata allo scoppio di Montecchio, alla luce di nuovi documenti scoperti al riguardo.
Gara ciclistica “Brigata Majella”
Dopo il successo dello scorso anno, i membri Anpi di Pescara stanno pensando di organizzare per la seconda volta il Giro ciclistico della Brigata Majella da Casoli (Chieti) a Bologna, una pedalata di 800 km in sei tappe che attraversa Abruzzo, Lazio, Marche ed Emilia-Romagna. “È stata un’esperienza meravigliosa e vorremmo rifarla perché quest’anno sarebbe ancora più significativa, visto che sono 70 anni – afferma Enzo Fimiani, presidente Anpi di Pescara – ma dobbiamo trovare i fondi necessari. L’anno scorso siamo stati aiutati dai comitati Anpi di tutte le regioni, fra i quali quello di Pesaro è stato fra i più generosi, ma comunque ci sono voluti 4.000 euro e non so se riusciremo a trovarli anche quest’anno”.
Il Premio Rotondi
In forse è anche uno dei premi più conosciuti e apprezzati sul tema della resistenza, quello dedicato a Pasquale Rotondi, storico dell’arte noto per aver salvato dalla distruzione circa 10 mila opere d’arte italiane durante la guerra . Il premio si tiene ogni anno, da 15 anni, a Sassocorvaro. “Purtroppo non possiamo dire con certezza se ci sarà anche quest’anno, a causa dei tagli ministeriali – ha detto Alice Ugolini, dell’ufficio cultura del comune di Sassocorvaro – gli unici soldi che potremmo usare sarebbero quelli del fondo comunale ma che sono pochi e non sufficienti. Purtroppo non possiamo garantire niente, anzi il sindaco attuale, Alessandrini, è scettico. Confidiamo nel bando regionale che da qualche fondo alle attività culturali, forse a giugno sapremo.”