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Napoli
calcio, la difficile risalita dopo i trionfi
Il
27 gennaio 2002 il San Paolo riapre i battenti dopo mesi di chiusura
forzata per lavori. Causa dell'inagibilità dello stadio di Fuorigrotta,
un violentissimo nubifragio che si era abbattuto su Napoli nella
notte del 15 settembre 2001. Il ritorno nello stadio dei trionfi
è bagnato da un'enorme folla: 64.234 paganti. Un pubblico che ha
dell'incredibile per una partita del campionato di serie B. Si tratta
del sentitissimo derby fra Napoli e Salernitana. Gli azzurri sono
lanciati verso le posizioni di vertice del campionato cadetto, ma,
quel giorno, l'urlo dei tifosi rimane in gola: il San Paolo viene
gelato dal pareggio in pieno recupero da parte dei cugini.
Assalto
ai vertici del campionato (e a un posto utile per tornare in serie
A) rimandato, dunque. Ma la cornice (intemperanze e scontri finali
a parte) rimandava ai "bei tempi". Quella seconda metà degli anni
ottanta che, per Napoli e per il Napoli, è stata un'epoca d'oro.
Segnata da uno dei più grandi fuoriclasse che abbia mai solcato
i campi di calcio: Diego Armando Maradona. L'uomo che, con i giochi
di prestigio del suo piede sinistro, ha portato, nel 1987 gli azzurri
partenopei al primo scudetto della loro storia, iniziata nel 1904.
È il primo di una piccola serie di trionfi, intervallati da qualche
pagina amara, come il secondo posto dietro il Milan nel campionato
'87-'88, dopo mesi passati in testa e, soprattutto, i sospetti sulla
squadra di una combine per lasciar vincere a Berlusconi il suo primo
scudetto. Il Napoli, invece, bissò il tricolore nel '90, vinse anche
una coppa Uefa nell'89 e la coppa Italia nell'anno del primo campionato
vinto.
Difficile
immaginare quei trionfi senza la coreografia del San Paolo, lo stadio
di Fuorigrotta che, dal 1960, ha preso il posto dello storico "Collana",
situato nel cuore del Vomero. Ne annunciò la costruzione, nel 1946,
l'allora assessore allo sport Scuotto: 100mila lire l'investimento
previsto. Uno stadio da 80mila posti e che, non solo negli anni
di Maradona, ha ospitato fino a 66mila abbonati. Record ineguagliato
e, probabilmente, ineguagliabile in Italia. Un'icona che resiste
alle schede pirata delle pay tv e al declino nei risultati. In una
città perennemente a caccia dell'uscita da una crisi, che attende
di tornare a sfogarsi urlando per un gol importante.
(maggio 2002)
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