Benvenuti a Chiaia, il regno del "fegatiello"
La
“comitiva della sera” si riunisce qui. La piazza non è poi tanto
grande e le Bmw, le Mercedes (soprattutto Classe A), ma anche le
Smart (che “si portano assai”) pur più contenute nelle dimensioni,
sono da ostacolo alla normale circolazione dalla zona collinare
al mare. Il sabato, soprattutto. È la Napoli che non ti aspetti,
fuori dagli schemi “pizza, mandolino, in tre sul motorino” e dentro
i circoli, i club canottieri e, d’estate, la villa a Positano.
Questa
è la loro zona. Non solo piazza Amedeo, ma via dei Mille, piazza
San Pasquale. Fino al lungomare di via Partenope. Qui ci sono i
negozi di griffes dove comprano al mattino per sfoggiare alla sera.
L’arrivo alla spicciolata dei membri della comitiva sembra un lungo
defilé. Con molta omologazione, pochi sforzi di fantasia. Ora son
di moda le camicie di lino sottili, da portare stropicciate, sia
per lui che per lei, abbinate di solito a pantaloni aderenti. Domani
potrebbero già essere out, e il guardaroba andrebbe in gran fretta
rinnovato.
“Le
facce che si vedono qui in giro sono sempre le stesse. E se non
sono le stesse si somigliano tutte”. Andrea è un ragazzo più incline
a frequentare altri ambienti “ma ogni tanto da queste parti ci si
viene per vedere le ragazze. Tutte alte, sempre in tiro. Tutte belle.
Se giri per i ‘quartieri’, lì sono tutte sotto il metro e sessanta…”.
E dopo essersi incontrati? I ragazzi della Napoli bene hanno i loro
luoghi di riferimento. La discoteca la Mela, il Pinterré sul lungomare,
il Gimmi’s bar, l’Heineken bar. Fino ai club più esclusivi. Come
il Solo o il Goa, dove, dopo essere stati squadrati, si entra solamente
con la faccia e il look giusto. Altrimenti, a detta dei buttafuori,
c’è sempre troppa gente, o una festa privata.
La
gara a chi ostenta di più continua, dunque, davanti a cocktails
sorseggiati ascoltando i dj più trendy. Per chi “è del giro”, naturalmente.
Gli altri? Guardare e desiderare. Ragazzi innocui, tutto sommato?
Mica sempre. È cronaca recente la “joint venture” fra alcuni giovani
del liceo Umberto (scuola della Napoli bene) e camorristi in erba.
I primi offrivano ingressi gratuiti in discoteca, in cambio di una
“copertura” per spadroneggiare indisturbati su compagni di scuola
più giovani e meno spavaldi.
(maggio 2002)
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