Ore 13.30
URBINO – “Ti accompagno a fare una passeggiata per farti smaltire la sbornia”. Così l’ha portata in macchina in una stradina di campagna vicino a Sant’Angelo in Vado e lì ha tentato di stuprarla. M.M., 45 anni è stato condannato stamattina a due anni in primo grado, dal Tribunale Penale di Urbino, per tentata violenza sessuale e minacce. L’avvocato difensore, Alberto Bordoni, ha dichiarato che faranno ricorso in appello.
I fatti risalgono al 2007, durante una cena aziendale: i due lavoravano insieme in una ditta di Urbania, dove risiedono entrambi. L’uomo era un suo superiore. Durante la cena la donna aveva ecceduto con l’alcol e lui si era così proposto di accompagnarla a casa. Ma, accostata la macchina in una zona isolata, ha tentato di abusare di lei. La donna è riuscita a scappare ed è stata soccorsa da un poliziotto che passava da quelle parti. Solo dopo giorni la donna ha denunciato il fatto. Durante l’udienza, la vittima ha dichiarato, in lacrime: “ E’ stata una brutta avventura, è una cosa che non si augura a nessuno”. (fe.ma. mi.ma.)
redazioneifgurbino@gmail.com
URBINO – “Ti accompagno a fare una passeggiata per farti smaltire la sbornia”. Così l’ha portata in macchina in una stradina di campagna vicino a Sant’Angelo in Vado e lì ha tentato di stuprarla. M.M., 45 anni è stato condannato stamattina a due anni in primo grado, dal Tribunale Penale di Urbino per tentata violenza sessuale e minacce. L’avvocato difensore, Alberto Bordoni, ha dichiarato che faranno ricorso in appello. I fatti risalgono al 2007, durante una cena aziendale: i due lavoravano insieme in una ditta di Urbania, dove risiedono entrambi. L’uomo era un suo superiore. Durante la cena la donna aveva ecceduto con l’alcol e lui si era così proposto di accompagnarla a casa. Ma, accostata la macchina in una zona isolata, ha tentato di abusare di lei. La donna è riuscita a scappare ed è stata soccorsa da un poliziotto che passava da quelle parti. Solo dopo giorni la donna ha denunciato il fatto. Durante l’udienza, la vittima ha dichiarato, in lacrime: “ E’ stata una brutta avventura, è una cosa che non si augura a nessuno”. (fe.ma. mi.ma.)
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