URBINO – La carta stampata crolla, internet è l’unica risposta per il futuro dell’informazione. Ma con smartphone, tablet, automobili con internet incluso, la vera rivoluzione digitale è nei supporti mobili. E’ quanto emerge dal nono rapporto sullo stato del giornalismo americano, pubblicato oggi dal Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism.
La facilità e la velocità di accesso alle notizie hanno portato le persone verso un rapporto più stretto con l’informazione, ma senza escludere l’utilizzo dei supporti fissi: spesso chi nota una notizia sul proprio smartphone, prosegue l’approfondimento con un tradizionale computer. Inoltre, dalla ricerca emerge che i nuovi supporti mobili inducono a una lettura più profonda, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Le nuove tecnologie hanno avvicinato al digitale anche fasce di persone inizialmente escluse dall’utilizzo dei pc. Alcune popolazioni rurali, che non utilizzavano il computer fisso, ora si informano tramite il proprio telefono cellulare. Così i supporti mobili stanno contribuendo a ridurre il digital divide.
Uno dei trend più significativi dell’ultimo anno è il consolidamento del potere dei “giganti della tecnologia”: Google, Amazon, Facebook, Apple e pochi altri hanno in mano la completa gestione di hardware, software, browser, sistemi operativi. Un potere che permette a queste aziende di accedere a una sempre più vasta banca di dati personali degli utenti.
Ma qual è la reazione dei media tradizionali? La stampa continua il suo inarrestabile declino: considerando diffusione ed entrate pubblicitarie, il settore dei quotidiani ha subìto un crollo del 43 per cento dal 2000, più acuto nel 2011. Il tentativo di salvarsi passa tramite il web, con le ormai imprescindibili versioni online delle testate giornalistiche, fino alle app. Sforzi ancora insufficienti per parlare di una svolta digitale della stampa: manca l’attenzione al rapporto diretto coi lettori, l’utilizzo di pubblicità personalizzata è scarso, e Twitter viene usato solo come ulteriore mezzo per lanciare gli stessi contenuti dei giornali.
Esiste anche un legame inverso tra i nuovi padroni dell’informazione online e media tradizionali. Diversi i casi di media partnership, da Youtube con Reuters per la produzione di notiziari originali, all’accordo di Facebook con Washington Post, Wall Street Journal , The Guardian e altre testate. I giganti del web non perdono occasione per sfruttare al massimo le proprie potenzialità, mentre la stampa arranca.
Se il ruolo dei social network è sempre più determinante per l’informazione, non si può però ancora parlare di un sorpasso. Più della metà della popolazione statunitense è attiva su Facebook, gli utilizzatori di Twitter sono aumentati del 32 per cento nell’ultimo anno, ma non più del 10 per cento dei lettori digitali segue le indicazioni provenienti dai social network nella ricerca delle notizie. Da questo punto di vista, il pubblico preferisce ancora fonti giornalistiche tradizionali, purchè online.
[…] i vincitori indiscussi. Questi i dati su audience ed economia dei media presentati in un focus del nono rapporto sullo stato del giornalismo americano, pubblicato ieri dal Pew Research Center’s Project for Exellence in […]