URBINO – Innovazione non è sempre sinonimo di miglioramento. E l’ombra della digitalizzazione che si impone per i cinema di Urbino ne è la prova. Il rischio chiusura è dietro l’angolo a causa dei costi elevati del nuovo processo di trasmissione voluto dall’ Unione Europea e dalle case cinematografiche. 70-80 mila euro ( a seconda della grandezza dello schermo della sala) per l’installazione di un impianto digitale più costi di manutenzione annuali di gran lunga più alti di quelli attuali.
Un risparmio notevole per le case cinematografiche che non dovranno più stampare le copie delle pellicole, ma un macigno se si pensa alle spese che graveranno sui cinema di città come lo storico Ducale di Urbino che da qualche anno deve fare i conti anche con la crisi e i pochi spettatori.“Alternative non ce ne sono, se non passiamo al digitale chiudiamo la serranda ma se installiamo il nuovo impianto il rischio è sempre lo stesso perché i costi sono troppo elevati” è lo spiazzante annuncio di Costantina Di Tizio Tomassini, che insieme al marito e alla sua famiglia gestisce il Ducale da ben tre generazioni. “ Questo cinema esiste dal 1950 e chiuderlo sarebbe una sconfitta anche per la città”. Città che non aiuta di certo il suo cinema ad uscire da questa crisi. Nè gli urbinati e gli studenti frequentano molto le sedie rosse di via Budassi, nè le istituzioni si sono attivate per trovare sovvenzioni.
Uno spiraglio di luce viene dalla Regione Marche che ha messo a disposizione dei fondi per aiutare i cinema ad ammortizzare le spese dell’impianto. Per ottenerli occorre compilare un bando scaricabile dal sito internet della Regione e inviare la richiesta entro il 9 aprile. “Questa possibilità non ci fa tirare un sospiro di sollievo- dice Costantina Di Tizio- la domanda deve essere approvata dalla Regione e non tutte verranno accettate perché la disponibilità dei fondi è limitata e il risarcimento coprirebbe solo una parte delle spese che mi troverei ad affrontare, non so se ne vale la pena.”
I distributori di film hanno stabilito una sovvenzione per l’acquisto del materiale di proiezione dei cinema. Si chiama Virtual Print Fee e si propone di ridistribuire i risparmi realizzati dagli studi quando si utilizza la distribuzione digitale al posto della distribuzione di film di stampa. Ma anche qui non è tutto oro ciò che luccica: “L’incentivo è di circa 400 euro per ogni 15 giorni di proiezione quindi momentaneamente vale soltanto per i cinema multisala. Noi siamo una piccola situazione e quindi proiettiamo il film soltanto per una settimana”.
Quello che manca al cinema Ducale è un buon carburante cioè gli urbinati che mandano avanti un motore che funziona benissimo ma che non può farlo da solo. Gli studenti che finora erano gran parte dei clienti del Ducale, stanno piano piano scomparendo. “Il 2012 è stato un anno disastroso, ci sono stati soltanto due mesi di buona attività, il resto è da buttare. Nemmeno gli studenti vengono più al cinema forse perché i film li scaricano sul computer e se li guardano a casa. Ma il cinema è un’altra cosa”. Il calo cinematografico a livello nazionale nell’ultimo anno è stato del 20% ma nella piccola realtà di Urbino si è arrivati addirittura al 60% e se si andrà avanti così il prossimo passo sarà quello dei titoli di coda. La dead line è prevista per la fine dell’anno dopodiché Urbino sarà costretta a salutare un pezzo di storia.
Completamente d’accordo con Claudia. Sono di Urbino e mi piacerebbe davvero non dover andare sempre fino a Fano per raggiungere il cinema. L’anno scorso sono stata al Ducale ed ho sentito veramente freddissimo, per non parlare delle mini poltroncine cigolanti, fastidiossisime durante la visione del film. 5.50 il biglietto, a Fano sto al caldo, comodissima ed il biglietto studenti costa 5 euro. Vale la pena spendere quel tanto di benzina in più! Sono la prima a dire che se il Ducale fosse più accogliente, caldo e meno fastiscente non andrei più a Fano, e chi me lo farebbe fare avendolo a due passi! So che c’è la crisi, so che le risorse sono poche, ma le attività vanno ben gestite e modernizzate. La colpa non è degli studenti, ma del servizio offerto. Mi dispiace dirlo.
Una completa ristrutturazione porterebbe tanti studenti in più,me per prima.
Il video e l’audio del Ducale sono davvero scadenti. Sono un amante del cinema ma in 6 anni che vivo ad Urbino per motivi di studio, ho dovuto smettere di andarci. La cinepresa il più delle volte non è messa a fuoco e questo alla lunga provoca fastidi agli occhi, per non parlare del’audio che è bassissimo, soprattutto dal secondo spettacolo in poi (probabilmente perché hanno ricevuto lamentele dai “tolleranti” urbinati ma che fa anche capire che forse le sale non sono poi così insonorizzate). Ci sono migliaia di studenti ed il Ducale è l’unico cinema presente ad Urbino. Ci vuole davvero talento per chiudere una attività del genere con questi presupposti.. specie se la si possiede da “ben 3 generazioni”.