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Gasolio nei pozzi, colorante per scovare contaminazioni. Prorogato divieto per i privati

di    -    Pubblicato il 3/02/2014                 
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URBINO – I tecnici della ditta Petroltecnica questa mattina hanno versato una sostanza colorante nella cisterna dell’arcidiocesi per tracciare i percorsi sotterranei del gasolio, che nel marzo scorso aveva inquinato alcuni pozzi del centro storico. È stata usata la fluorescina, un agente atossico capace di attivarsi anche ad elevate diluizioni. La cisterna appartenente all’arcidiocesi era quella da cui aveva avuto origine la perdita di combustibile: il monitoraggio proseguirà per 72 ore e permetterà di capire quali canali sotterranei ha imboccato il gasolio e quindi quali pozzi sono stati contaminati. Il sindaco ha anche deciso di prorogare l’ordinanza con cui si vietava l’uso dell’ acqua dei pozzi privati del centro storico.  Il divieto si riferisce all’uso umano, animale e irriguo.

Insieme a questa operazione, il Comune richiederà a Marche  Multiservizi di monitorare l’impianto di depurazione Benelli, il Tvs, e i pozzetti della fognatura principale presenti a Borgo Mercatale.  Se uno dei proprietari dei  24 pozzi di Urbino dovesse trovare il colorante nell’acqua deve chiamare la ditta “Petroltecnica”, utilizzando il numero verde 800.017.292.

La ditta è contattabile dal lunedì al giovedì, dalle ore 15.00 alle 18.00.

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