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Primo memorial Flavio Falzetti, Norcia ricorda il mediano che lottò contro la “bestia”

di    -    Pubblicato il 4/03/2014                 
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FlavioFalzettiURBINO – Lunedì 10 marzo Norcia ricorda il calciatore Flavio Falzetti, ex giocatore dell’Urbino calcio a metà degli anni ’90,  morto l’11 marzo 2013 dopo aver lottato per quindici anni contro un linfoma. Alla celebrazione parteciperanno gli amici e i compagni sul campo ma anche calciatori e allenatori che hanno militato in serie A.

Il primo memorial dedicato al mediano del Camerino, Urbino e Civitanovese comincerà la mattina alle 10 con un incontro sui benefici dello sport tra gli studenti dell’Istituto superiore Battaglia e il dottor Nando Scarpelli, ex medico dello sportivo e responsabile del reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Spoleto. Saranno presenti anche Francesco Massi, consigliere regionale delle Marche e relatore della legge regionale sulla prevenzione; Gianluca Longo, amico di Falzetti e calciatore che ha sconfitto il linfoma di Hodgkin; Danilo Lanciotti, rappresentante dell’Associazione donatori midollo osseo e Avis, Marco Baroni, allenatore del Lanciano, e Francesco Caremani, curatore di “Oltre il 90°”, il libro che ha raccontato la storia di Flavio e la sua battaglia contro la malattia. Anche l’ex calciatore Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori, interverrà per un breve saluto ai ragazzi.

Dalle 14.30, poi, tutti allo stadio comunale, per un triangolare di calcio che vedrà in campo l’Asd Norcia 408, gli Amici di Flavio (calciatori professionisti legati a Falzetti da forte amicizia) e Life Ritorno alla Vita Fc, la squadra voluta da Falzetti e formata da atleti malati e guariti dal cancro e altri amici, della quale vestirà la maglia anche Damiano Tommasi.

Calciatore generoso, Falzetti  scoprì nel ’98 di essere affetto da una leucemia osseo – epatica al quarto stadio, che aveva poi cominciato a chiamare “la bestia”. La sua lotta, di esempio per molti, si era quindi svolta ovunque, con iniziative sociali, negli ospedali, dove distribuiva opuscoli con chi condivideva il suo male. La legge regionale che introducesse il passaporto ematochimico oggi è ricordata come “legge Falzetti”, per un monitoraggio preventivo dei valori ematici degli atleti e per obbligare i giovani sportivi a sottoporsi a screening.

“Un combattente non un malato – così lo ricorda Francesco Caremani – che ha curato se stesso contro il suo male, ma anche gli altri dando loro sempre una mano senza essere remissivo. Ha dribblato il destino tante volte, prima di morire. Era un atleta e si è battuto affinché ‘la bestia’ potesse venir sconfitta prima: con questa legge ha lasciato un’eredità enorme. È giusto ricordarlo, merita memoria e onore”.

Alla partita parteciperanno anche Walter Sabatini (ds Roma), Simone Perrotta (campione del mondo 2006 ed ex Roma e Juve), Cristian Bucchi (allenatore ed ex, tra le altre, del Perugia), Roberto Bordin (vice allenatore del Verona), Salvatore Sullo (vice allenatore del Verona), Fabrizio Castori (allenatore, tra gli altri, di Ascoli, Varese e Reggina), Emilio Piepaoli (co fondatore della Life Ritorno alla Vita FC), Stefano Massi (figlio di Franceso Massi, relatore della legge regionale sulla Prevenzione), Alessandro Bracalente (dell’azienda Nero Giardini), Giuseppe Materazzi (padre del campione del mondo Marco) e Aldo Mancini (figlio di Roberto, in qualità di allenatore onorario della Life Ritorno alla Vita FC).

A dirigere sarà l’arbitro Clarissa Claretti, che nel curriculum vanta anche un titolo da finalista olimpica nel lancio del martello.

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