URBINO – “Domani c’è l’inaugurazione di una mostra sulla violenza sulle donne, ci vediamo lì?”, dice al telefono. E lì la troviamo, mentre parla del ruolo della donna e della propria sfida per diventare sindaco di Urbino. È Maricla Muci, attuale assessore al bilancio e candidata alle primarie del Pd. Nel partito, sfida per la carica di primo cittadino tre uomini.
Donna prima di tutto. “Sono innanzitutto, una donna”, dice lei. “Madre, moglie e lavoratrice”, sottolinea. Donna anche nelle sue avventure e nelle sue letture: “Ho creduto e mi sono battuta per i referendum per l’aborto e il divorzio”, spiega la Muci. Parlando di libri, i suoi autori preferiti sono due scrittrici: Isabel Allende e Margaret Mazzantini. Maricla Muci è sorridente e alla mano: più volte si interrompe per salutare amici e conoscenti, soprattutto donne che la sostengono. La si sente spesso chiamare per nome un passante per salutarlo.
La gioventù e la passione politica. “Il mio interesse per la politica è nato quando frequentavo il liceo classico, prima di cambiare scuola e prendere la maturità per i servizi sociali”, racconta la Muci. Studi liceali interrotti, quindi: “Ho lasciato per una delusione con un insegnante di latino – continua la Muci – poi ho completato gli studi in infiermeristica, con un’abilitazione alle funzioni direttive, il ruolo che ho tuttora nell’ospedale di Urbino”. Da giovane, la Muci è stata un’attivista dei movimenti di sinistra: “Ero più a sinistra del partito – racconta – allora la passione politica si sentiva più che adesso e tutti partecipavamo alle grandi battaglie come quella sulla procreazione assistita”. Ancora una volta, ci tiene a ribadire l’importanza delle sue battaglie femministe.
La carriera politica. A Urbino, il contatto col mondo della politica inizia quasi per caso: “In ospedale, sono stata scelta come responsabile sindacale per rappresentare anche le donne – racconta l’assessore – da quel momento ho preso contatto con la vita politica cittadina e ne sono diventata una parte integrante, fino all’elezione nel consiglio comunale con il sindaco Massimo Galuzzi, alla fine degli anni Novanta”.
La militanza della Muci è stata sempre la stessa. Lei la definisce “coerenza”: dal Pci al Pd, passando per Pds e Ds. I suoi miti? Enrico Berlinguer, ovviamente, ma anche Aldo Moro, “i precursori della vita politica attuale”.
Urbino: amore a prima vista. Maria Clara Muci è nata nel 1956. È cresciuta in Salento, a Santa Maria al Bagno. Poi, due anni in Valtellina e, a 18 anni, l’arrivo a Urbino. “Sono venuta qui perché ci studiavano mio fratello e mia cognata, ma soprattutto perché mi sono innamorata della città la prima volta che l’ho vista”, continua il racconto della Muci. Il suo primo approccio con Urbino è quasi da film: “Sono arrivata una sera, la città era avvolta nella nebbia e stavo a piazza Rinascimento, dove abitava mio fratello. Era un luogo magico, l’atmosfera era incredibile. Forse è in quel momento che ho deciso di vivere per sempre a Urbino”.
Le passioni. Divoratrice di libri, si definisce lei. Letture tipicamente femminili, come già detto. Romanzo preferito? “Venuto al mondo della Mazzantini”, risponde dopo averci pensato. Altra passione i viaggi. Ricorda volentieri quelli in America, Finlandia e Spagna. Ma il desiderio è visitare a fondo il Sud America. Altra grande passione la musica, soprattutto quella legata alla sua gioventù: “Adoro il periodo degli anni Sessanta e Settanta – continua a raccontare – il mio gruppo preferito in assoluto sono i Beatles, ma tra gli italiani come potrei non amare De André?”, conclude la candidata alla primarie del Pd.
Se diventassi sindaco. Senza esitazioni, Maricla Muci risponde chiaramente: “La prima cosa che vorrei fare è migliorare il centro storico, soprattutto dal punto di vista della manutenzione: cercando di abbellire la città, ma facendo lo stesso anche nelle frazioni”. Il secondo punto sottolineato dalla Muci è strettamente legato al primo: “La vivibilità della città è fondamentale”, secondo l’assessore al bilancio. Infine, “bisogna agire per Ca’ Lucio, intervenire sulla discarica e rendere vivibile anche quella zona”, spiega la Muci, che nel frattempo continua a salutare tutte le donne che la incitano a resistere per sconfiggere lo strapotere degli uomini nella città ducale.
Congratulazioni vivissime! Sono contenta e mi auguro che diventi sindaco di Urbino, che ne ha urgente
necessità. Sono molto fiduciosa nelle sue qualità umane e nelle capacità di gestire la città nel migliore dei modi.
Saluti.
Fernando e Vinia Tiboni