Istituto per la Formazione
al Giornalismo di Urbino

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Blog dei docenti

Tu quoque, New York Times

Pubblicato il 30/04/2003 | di

Scopiazzare dagli altri giornali, prendere in prestito i virgolettati senza citare la fonte, in Italia, è una abitudine pessima, radicata e difficilmente estirpabile. Negli Stati Uniti no. Stupisce quindi che con le mani nella marmellata venga colto addirittura il New York Times. La brutta faccenda è spiegata… [continua a leggere]



Scende in piazza, il giornale lo licenzia

Pubblicato il 30/04/2003 | di

Il giorno dopo l’inizio della guerra in Iraq, Henry Norr, giornalista “tecnologico” del San Francisco Chroniclepartecipa a una manifestazione pacifista. L’atmosfera è tesa, e la polizia arresta 1.300 persone, accusate di aver bloccato la circolazione stradale. Tra esse c’è lo stesso Norr. Il quotidiano, che non… [continua a leggere]



Reporters sans frontières attacca Berlusconi

Pubblicato il 26/04/2003 | di

“Conflitto d’interessi nei messi di comunicazione: l’anomalia italiana”. È il titolo di una inchiesta di Reporters sans frontières, che racconta – dal suo punto di vista – quello che non funziona nel sistema dei media del nostro paese. E fa le sue proposte. Il documento in italiano è… [continua a leggere]



Il bottino di guerra dei giornalisti Usa

Pubblicato il 25/04/2003 | di

La polizia americana sequestra, negli aeroporti di Washington, Atlanta e Boston, quindici quadri e numerose pistole a passeggeri provenienti dall’Iraq. Pare che ci siano anche pezzi della collezione di Uday Hussein. Fin qui sarebbe solo un disdicevole episodio di saccheggio. Il problema è che, con una sola eccezione,… [continua a leggere]



L’Fbi ha le mani appiccicose

Pubblicato il 25/04/2003 | di

Un reporter dell’Associates press nelle Filippine spedisce un plico con documenti riservati a un collega di Washington. L’incartamento finisce tra le mani di un agente dell’Fbi, che pensa bene di tenerlo per sé. L’agenzia protesta. I federali sono costretti ad ammettere ma si difendono: erano… [continua a leggere]



Scuole di giornalismo, scoop al quadrato: ecco Gola profonda

Pubblicato il 23/04/2003 | di

Il corso di Investigative reporting della Università dell’Illinois afferma di aver scoperto chi era Gola profonda, l’anonimo alto funzionario americano che nel 1972-74 aiutò il Washington Post nella inchiesta Watergate causando le dimissioni del presidente Richard Nixon. Insomma uno scoop sul più famoso scoop del giornalismo Usa…. [continua a leggere]



Pessimi esempi

Pubblicato il 23/04/2003 | di

Su Repubblica di ieri (online solo a pagamento) Mark Hertsgaard, in un articolo di critica ai media americani, scriveva a proposito degli inviati delle Tv: “Durante la guerra per i giornalisti embedded – al seguito delle truppe – era normale utilizzare il pronome personale ‘noi’, quando… [continua a leggere]



Il ritorno del guerriero

Pubblicato il 17/04/2003 | di

Jules Crittenden, inviato del Boston Herald “embedded” con una compagnia di carristi della Terza divisione di fanteria meccanizzata americana in Iraq torna a casa. Per tutta la guerra ha tenuto un “embedded journal” rivolto ai colleghi giornalisti. La sua ultima, lunga riflessione merita una lettura attenta. Un… [continua a leggere]



Primo, non fidarsi (nemmeno di mamma)

Pubblicato il 17/04/2003 | di

“Se tua madre ti dice che ti vuole bene, verificalo”, recita un celebre motto del giornalismo americano. Il sito delPoynter Institute raccoglie la piccola esperienza di Greg Toppo, un ex allievo adesso reporter di Usa Today, che ha rischiato di pubblicare il necrologio di una persona viva… [continua a leggere]



Buoni consigli per trovare lavoro

Pubblicato il 16/04/2003 | di

A un giovane studente di scienza della comunicazione che chiede come inserirsi nel mondo del giornalismo, Corrado Augias risponde (su Repubblica di oggi) con un aneddoto e qualche consiglio. Ecco l’aneddoto: “Tanti anni fa incontrai a New York un giovanotto come me e gli chiesi… [continua a leggere]



Al Jazeera offline nella battaglia dei media

Pubblicato il 28/03/2003 | di

Dopo due giorni di attacchi informatici che ne hanno compromesso l’uso o che hanno sostituito l’homepagecon una bandiera americana e la frase “God Bless our Troops”, (Dio protegga le nostre truppe), Al Jazeera ha reso noto che sposterà al più presto i server che ospitano la versione… [continua a leggere]



Blog di guerra, l’ora dei soldati

Pubblicato il 27/03/2003 | di

Diari di guerra dal fronte meriodientale. Compilati quotidianamente dai militari americani. E pubblicati sui blog, che ormai sono diventati davvero la novità mediatica del conflitto. Su Repubblica.it, una introduzione al fenomeno dei blog di guerra. (M. Sullo stesso argomento:Nessun articolo sullo stesso argomento