Dennis Redmont (direttore dell’ufficio di corrispondenza dell’Associated Press di Roma) dà notizia di un dibattito molto interessante sulla questione dei cronisti “embedded” durante la guerra del Golfo, della quale abbiamo a lungo trattato sul blog e sul sito dell’Ifg. Chiunque sia a Roma martedì 17… [continua a leggere]
L’avventura nelle redazioni è cominciata da due settimane. Come è stato l’impatto? Le aspettative sono finora soddisfatte o deluse? Ci sono esperienze, positive o negative, da segnalare ai colleghi? Dubbi, perplessità, incentezze? Parliamone. (M.) Sullo stesso argomento:Nessun articolo sullo stesso argomento
Ogni storia può essere scritta al massimo in ottocento parole. È uno dei numerosi consigli sulla scrittura per Internet che Joe Marren dà in questo articolo sul sito delPoynter Institute. Un pezzo preciso, completo, essenziale. Di 764 parole. (M.) Sullo stesso argomento:Nessun articolo sullo stesso argomento
Per evitare nuovi casi Blair, il fondatore di Usa Today Al Neuharth ha una ricetta facile facile: non utilizzare fonti anonime. Primo, perché chi ha la certezza di non essere citato tende a dire più di quel che sa. Secondo, perché il giornalista che riporta le sue… [continua a leggere]
Ieri è capitato al Corriere della Sera: aveva preparato (niente di strano) e messo in linea (gravissima ingenuità) uno speciale sulla vittoria del Milan in Champions League, sei giorni prima della sfida con la Juventus. Il pezzo, non raggiungibile dalla home page, è stato indicizzato dai motori… [continua a leggere]
Strana bestia, il circuito dell’informazione. State a sentire questa storia. Esattamente un anno fa, Damiano Fedeli, all’epoca allievo dell’Ifg di Urbino, lavorava su una storia già apparsa nella stampa locale e pubblicava la sua tesina multimediale: “L’invasione dei gamberi killer” era un inchiesta sui rischi di… [continua a leggere]
Trovare online i particolari di una cenetta a due della sera prima, o scoprire che un amico non ci sopporta ma non aveva mai avuto il coraggio di dircelo in faccia. Decine di migliaia di blog spiattellano in rete la vita privata di persone comuni, rivelando dettagli… [continua a leggere]
Google, che aveva lanciato sperimentalmente un anno fa una pagina di notizie assemblata in modo automatico, ora si allarga alle pagine di notizie “regionalizzate”:australiana, neozelandese, britannica, canadese eindiana. Sono tutti Paesi di lingua inglese, ma chissà che cosa ci porterà il futuro nel campo del presunto “giornalismo senza… [continua a leggere]
L’espresso rinnova il sito, mette a pagamento parte dei contenuti, ma soprattutto punta sui blog. Non è la prima testata a sperimentare i diari sul web dei giornalisti (ci sono già il Foglio, il Riformista e Internazionale). Ma è l’unica a grande tiratura. Una svolta? (M.) Sullo stesso argomento:Nessun articolo sullo stesso argomento
Il Foglio di Giuliano Ferrara pubblica, il 13 maggio, un articolo del Financial Times sulle note vicende politico-giudiziarie di casa nostra. Nella traduzione saltano però alcune frasi. Il quotidiano britannico e l’autore, Marthin Rhodes, ritengono che quelle frasi siano molto importanti per capire il senso dell’articolo, si… [continua a leggere]
Una redazione di 26mila 300 cronisti, circa un milione e 200mila lettori. Sono i numeri del successo di Oh my news, il sito di notizie online nato tre anni fa in Corea del Sud. La ricetta adottata è semplice, ed è raccontata dalNew York Times (necessaria… [continua a leggere]
Il caso del giovane cronista del New York Times costretto alle dimissioni per aver “copiato” (v. posting del 2 maggio) sta facendo storia del giornalismo in America: il giornale ha pubblicato domenica in prima pagina una inchiesta sulla vicenda lunga quattro pagine che parla di “invenzioni e… [continua a leggere]
