di WILLIAM MARZI
URBINO- Ok, chiariamolo subito. Un piccolo trucco c’è. In Italia, dall’Inghilterra, le loro lambrette le hanno portate con un traghetto attraccato a Napoli.
Questo gruppo di tredici inglesi arriva dal sud e dal centro dell’Inghilterra, soprattutto da Londra e da Derby, per l’annuale Eurolambretta che quest’anno festeggia i 70 anni dalla nascita dello scooter italiano. Sul circuito di Adria, dove dal 2 al 4 giugno si terrà la festa, incontreranno altri 1800 appassionati di Lambretta.
Il capo di questa spedizione, che ha scelto anche Urbino come tappa, si chiama Anthony ed è lui a raccontarla, anche in diretta sulla nostra pagina Facebook. “Di solito non prendiamo traghetti – giura ‘Captain Tony’ – ma ce ne andiamo in giro in Lambretta per tutti i paesi d’Europa. Quest’anno abbiamo voluto fare qualcosa di leggermente diverso. Abbiamo raggiunto Napoli via mare per poter passare due giorni in quelle zone. Per esempio ad Amalfi ‘which was bellissimo!’”.
“Amiamo questo prodotto italiano perché è molto vicino ai nostri cuori e ci ricorda quando eravamo giovani. Andava davvero molto di moda in Inghilterra negli anni ’60 poi, fortunatamente per me che ero troppo giovane, tornò di nuovo molto popolare negli anni ’80”.
Hanno parcheggiato tutti di fronte a Palazzo Ducale e la lambretta di Tony è la più vecchia del gruppo, direttamente dal 1958. La più “giovane” qui a Urbino è del 1971. L’anno in cui l’industria meccanica Innocenti decise di toglierla di produzione. La catena di montaggio fu poi acquistata dal governo indiano che continuò a produrre a livello statale fino al 1997.
A Napoli ci sono arrivati venerdì 26 maggio e la seconda tappa è stata Roma, per altre due notti. La notte del 30 hanno dormito in un agriturismo ad Assisi, anche questo molto gradito. Dopo Urbino li aspetta Rimini per poi seguire la costa fino a Venezia, sempre più vicino al luogo del raduno. “Eravamo in Italia per l’Eurolambretta anche 20 anni fa, a Milano, per il 50esimo anniversario”. Ma perché questa volta hanno scelto anche Urbino? “Abbiamo guardato diverse città possibili da visitare sul nostro tragitto prima di decidere Urbino. Ne è valsa la pena”.
L’Adria International Raceway, in provincia di Rovigo, è abituato ad ospitare ben altro tipo di bolidi. Ma il rumore di 1800 lambrette sarà senz’altro superiore a quello di qualsiasi gara automobilistica. Oltre al clima di festa si terrà anche una gara di regolarità. Dove non vince il più veloce ma chi rispetta con più precisione i tempi prestabiliti per ogni tratto di percorso. Come nella 1000 miglia.
Poi anche per la truppa di Tony sarà il momento del ritorno che, garantiscono, questa volta sarà fatto in moto, con l’unico aiuto del tunnel della Manica.