Il rettore Stocchi: “L’università di Urbino guarda al mondo, è il futuro”

Uno dei momenti dell'intervista al rettore dell'Università di Urbino, Vilberto Stocchi
di FEDERICA OLIVO

URBINO –  L’obiettivo dell’ateneo di Urbino è l’internazionalizzazione. Ed è in questo verso che vanno le due iniziative annunciate dal rettore dell’Università, Vilberto Stocchi, durante un’intervista rilasciata agli allievi dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo, che oggi ha ripreso le attività: si tratta del concerto del violinista russo Mikhail Simonyan, che sarà a Urbino il 12 dicembre e dell’istituzione di una cattedra Unesco all’università.

Mikhail Simonyan è uno dei più importanti violinisti russi viventi. Il 12 dicembre al teatro Sanzio farà un concerto gratuito. L’ho incontrato a Mosca e quando ha saputo delle attività culturali che ho organizzato per gli studenti del nostro ateneo ha deciso di venire a suonare a Urbino”, ha spiegato Stocchi.

Durante la sua trasferta in Russia Stocchi ha siglato un accordo con l’università statale di Mosca grazie al quale all’università di Urbino è stata istituita una cattedra Unesco: si tratta di un progetto nato nel 1992 che punta a rafforzare la coesione tra le università di tutto il mondo, con lo scopo di agevolare, tra l’altro, la cooperazione internazionale.

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“Urbino diventerà un punto di riferimento – ha spiegato Stocchi – per quanto riguarda gli aiuti internazionali, in una città che, non a caso, è patrimonio dell’Unesco. Con l’istituzione di questa cattedra daremo ancora più valore alla bellezza di questa città, che non riguarda solo le sue mura e i suoi palazzi. Quello che vogliamo fare, insomma, sono iniziative che stimolino i giovani ad amare la bellezza”.

Da parte di Stocchi poi, un riferimento alla gestione dell’ateneo: “Nell’ultimo triennio abbiamo prestato attenzione al bilancio e siamo riusciti a ridurre l’indebitamento sotto l’1%. Posso dire che ora siamo nelle condizioni di avviare un vero e proprio piano di sviluppo”.

Un piano che, sostiene Stocchi, vedrà al centro la riqualificazione dei collegi e una rivisitazione dell’offerta formativa: “Vogliamo renderla più attuale, in modo che il percorso universitario tenga in considerazione le esigenze della società e del mondo del lavoro. Il nostro obiettivo insomma, è fare in modo che i nostri studenti riescano ad entrare quanto prima nel mondo lavorativo”.