Pd Urbino: “Così la città muore. Ci candidiamo a guidarla”

URBINO, 15 MAR –  Sconfitto alle politiche, il Partito democratico di Urbino si prepara già a dare battaglia alle comunali del 2019 per riconquistare la guida della città e attacca il sindaco Maurizio Gambini: “La giunta è allo sbaraglio, la macchina comunale che Gambini aveva promesso di rivoluzionare e rendere più efficiente è invece alla deriva”, afferma in un comunicato la segreteria del Pd.

Il partito accusa Gambini di avere licenziato alcuni dirigenti sostenendo che i loro incarichi erano troppo onerosi. Una scusa – secondo il Pd – per sostituirli con membri dello staff del sindaco non dotati dei dovuti titoli e impreparati. “Nomine che non hanno portato a nessun risultato ma solo spese aggiuntive”, recita il comunicato.

I dem di Urbino accusano la giunta di non esser stata capace di utilizzare i fondi europei reperibili con i bandi di finanziamento per il settennato 2014/2020. “Soldi – sostengono – che sarebbero stati utili per risanare scuole e locali pubblici, ma anche utili per la digitalizzazione dell’Amministrazione e per aiutare settori come il turismo”. “Perché – ci si chiede nel comunicato – non sono stati attivati i collegamenti con Bruxelles e con lo European Direct Marche dell’Università?”.

Per il Pd, “in quattro anni il sindaco ha solo commissionato asfaltature di strade e potature d’alberi, ma la città sta morendo, mancano progetti veri, manca un’idea di futuro”. La ricetta dei Dem prevede di puntare sui giovani, creando nuovi posti di lavoro per i neolaureati attraverso una partnership con l’Università; e incentivare il turismo, la cui crisi non è attribuibile al solo terremoto. “A Pesaro i turisti aumentano perché lì sono state fatte campagne e azioni importanti che hanno alzato la capacità d’attrazione della città”.

(a.m.a.m.)