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Cominciò tutto da un'etichetta sbagliata
Azione solidale
 
Recuperare gli scarti della distribuzione industriale e donarli a chi ne ha bisogno. Con questo intento nel 1999 è nata a Parma Azione Solidale, un progetto inserito nelle attività umanitarie dell’associazione “Solidarietà” che dal 1992 porta aiuto in varie parti del mondo. E fu proprio durante una missione in soccorso dei profughi bosniaci che venne comunicata ai volontari la disponibilità di un certo quantitativo di bottiglie di conserva con l’etichetta sbagliata: l’opportunità per creare un progetto capace di recuperare e gestire in modo efficiente questo tipo di prodotti.

Le cifre di raccolta e distribuzione
Nei soli sette mesi dall’inizio dell’attività, Azione solidale aveva già raccolto una quantità di prodotti davvero notevole: 30.500 chili di prodotti surgelati, 18.000 di conserve, 8.000 di pasta, 3.300 di prodotti freschi e così via a scendere.

Le imprese fornitrici
Il principale canale di approvvigionamento è l’industria agroalimentare. Oltre venti aziende hanno aderito al progetto donando prodotti o fornendo servizi, come i trasporti o la pubblicità.

Gli assistiti
L’associazione ha raggiunto un’ottima diffusione sul territorio, convenzionando alla propria iniziativa 38 enti e associazioni al cui interno gravitano circa 1.200 persone bisognose.

Rapporti con l’ambiente esterno
Con le imprese fornitrici i responsabili del progetto hanno da sempre preferito avere un contatto diretto con i propri interlocutori per renderli partecipi dell’attività svolta. La scelta degli enti assistenziali viene poi fatta analizzando il bisogno effettivo dell’ente che fa domanda direttamente al consiglio di amministrazione.

Le differenze rispetto alla Last Minute Market
Innanzitutto la tipologia dei prodotti raccolti da Azione solidale è molto diversa da quella della Last Minute Market. La prevalenza di alimenti surgelati presuppone poi l’utilizzo di trasporti adeguati: non sono quindi gli assistiti che vanno a ritirare gli alimenti in un luogo stabilito, ma viceversa. Il progetto, a livello ambientale. Non è sostenibile come quello della Last Minute Market.

Azione solidale
Mercato ortofrutta
Pane quotidiano
Banco alimentare
City Harvest
Grocery Aid

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Inchiesta multimediale realizzata da Daniela Corneo. Ultimo aggiornamento aprile 2004