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La Società del Pane quotidiano
è nata nel 1898, anno dei moti popolari a Milano
contro l’aumento del prezzo del pane. L’idea iniziale fu quella
di creare un istituto di beneficenza che avrebbe provveduto alla distribuzione
gratuita del pane ai bisognosi. Dopo numerose difficoltà, soltanto
negli anni Cinquanta l’associazione è riuscita a risollevare
le proprie sorti attraverso l’autotassazione dei soci. E a metà
degli anni Ottanta l’obiettivo è stato centrato con l’aiuto
prima dell’Associazione panificatori e poi del panificio Panem:
la società è stata in grado di distribuire per ogni persona
250 grammi di pane con 500 ml di latte e due yogurt. Oggi Tutte le mattine un gruppo di 35 volontari si presenta presso le due sedi di Milano per preparare le razioni da distribuire. Circa duemila sacchetti di pane, yogurt, pasta, riso, salumi e cioccolato che vengono consegnati dalle 9 alle 11 della mattina a chiunque si presenti. Oltre agli alimenti primari vengono anche distribuite frutta e verdura che si possono prendere solo e si è preso il pane, in quanto devono fare da integrazione vitaminica. Le imprese fornitrici Risale al 1981 l’accordo del Pane quotidiano con alcune aziende produttrici di generi alimentari, tra cui la Centrale del latte di Milano, la Panem e la Yomo. Che tutti i giorni garantiscono la fornitura delle razioni base. Molti prodotti vengono poi ritirati dagli scaffali degli ipermercati qualche giorno prima della scadenza segnata sulla confezione. I volontari si occupano del loro ritiro e li distribuiscono il giorno dopo nelle proprie sedi. Le differenze rispetto alla Last Minute Market Quello del Pane quotidiano è un sistema che unisce alcune caratteristiche del metodo di recupero della Last Minute Market ad altre proprie del Banco Alimentare. I prodotti donati derivano comunque solo in minima parte dagli invenduti e sono per lo più forniti da grandi aziende. Le modalità di distribuzione e di organizzazione sono profondamente diverse e assomigliano molto di più a quelle della Parrocchia S. Giuseppe, che è tra i destinatari della Last Minute Market. |
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Inchiesta
multimediale realizzata da Daniela
Corneo. Ultimo aggiornamento aprile
2004 |