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I numeri anti-spreco e anti-fame
Pasto dopo pasto
 
Cinquantamila tonnellate all’anno. Ossia tra i 26 e i 70 milioni di pasti.
Da un ipermercato a tutti quelli presenti in Italia, la proiezione dei dati ha permesso di ottenere questi numeri. Viene naturale chiedersi come sia possibile stabilire, in base allo “studio” di due soli ipermercati, che in un anno si possano recuperare tante tonnellate di cibo. «Le 50 mila tonnellate sono un dato piuttosto impreciso – spiega Luca Falasconi – ma che dà un’idea indicativa di quello che si potrebbe recuperare: le abbiamo ottenute con numerosi calcoli e in base alle indicazioni ricevute da numerosi ipermercati italiani».

Metratura del centro commerciale e sua localizzazione. Sono questi gli elementi, rilevati su 500 ipermercati in tutta la Penisola, che hanno permesso a Luca e al professor Segrè di affermare che da un ipermercato di dimensioni medio-grandi si possono recuperare circa 146 mila tonnellate di prodotti alimentari all’anno. Equivalenti, se si considera che il 70 per cento del totale è destinato all’alimentazione umana, a un numero di pasti giornalieri che oscilla tra i 190 e i 560.

Si recupera in base alla metratura dell'iper

Come arrivare al numero dei pasti? In funzione della quantità di beni recuperati in un ipermercato-tipo e dell’apporto calorico di ciascun prodotto, i ragazzi della Last Minute Market hanno potuto quantificare in circa 150 milioni le calorie disponibili annualmente. Considerato che il consumo giornaliero di calorie a persona è di 3.680 calorie (dati FAO riferiti a una persona di media età e corporatura che svolge un’attività medio-pesante) è possibile assistere 28.466 persone all’anno e quindi fornire circa 71.000 pasti completi (colazione, pranzo, cena) con un ipermercato. Lo stesso che dire 190 pasti al giorno.

Se invece, seguendo un secondo percorso, si considera che ogni giorno una persona consuma circa 0,5 chilogrammi di alimenti a pasto, ne consegue che dal 70 per cento delle 146 tonnellate recuperate dall’ipermercato è possibile fornire 204.000 pasti all’anno, ovvero 560 al giorno. Moltiplicato tutto per 500 ipermercati, i conti tornano. «Può sembrare tutto molto teorico – dice Luca – ma un anno al Centronova di Villanova di Castenaso (vai a leggere l'esperienza) ha confermato un andamento regolare e costante del cibo recuperato che ha dato ragione alle nostre proiezioni». E i numeri parlano chiaramente di un’economia dello spreco.

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Inchiesta multimediale realizzata da Daniela Corneo. Ultimo aggiornamento aprile 2004