Legittima difesa, i commercianti di Urbino: “Tutelare i diritti, ma no al far west”

Igor Vaclavic, il killer di BudrioIgor Vaclavic, il killer di Budrio

URBINO – Il tema della legittima difesa torna a far discutere, nei giorni della frenetica caccia a Igor “Il russo”, il killer che qualche settimana fa ha ucciso il tabaccaio di Budrio durante una rapina. E anche a Urbino i commercianti non nascondono preoccupazione, divisi tra l’istinto di salvare la propria vita, la necessità di difendere il lavoro e la rabbia di chi non si sente tutelato. Tutti sono d’accordo però: va evitato il “far west” delle sparatorie facili.

In provincia la politica si era gia mossa nel 2016, quando da Pesaro e Urbino era partita una proposta di iniziativa popolare sulla legittima difesa sostenuta da Fratelli d’Italia. Nel nostro speciale radio, che trovate qui sotto, l’intervista a Giacomo Toccaceli, studente di giurisprudenza a Urbino e promotore dell’iniziativa.

Da anni in Italia si discute della possibilità di concedere più libertà d’azione a chi spara per difendersi da un presunto ladro. Al momento nel nostro ordinamento la reazione violenta è giustificata, ma deve essere proporzionata all’offesa subita. Il dibattito si riaccende puntualmente dopo ogni caso di cronaca di questo tipo, come fu per il benzinaio Stacchio, diventato simbolo di campagne politiche per una maggiore sicurezza.