Amore arcobaleno a Urbino, Claudio e Giuliano primi ‘sposi’ in città a luglio

Giuliano e Claudio nel loro locale a Urbino
di ELISABETTA BARBADORO

URBINO – “Quel ramo del lago di Como…” inizia così il romanzo d’amore più famoso della letteratura italiana. Duecento anni dopo, sempre in Lombardia, è scattata un’altra scintilla. Non più Renzo e Lucia, ma Claudio e Giuliano: hanno deciso di sposarsi a Urbino dopo undici anni d’amore. Finalmente il 22 luglio anche per loro arriverà il giorno tanto atteso per coronare la loro storia grazie alla legge Cirinnà sulle unioni civili.

LO SPECIALE – “Noi famiglie arcobaleno, orgogliose della nostra unione”

Claudio Radi e Giuliano Amato si sono conosciuti a Milano, da nove anni vivono a Urbino: sono i primi omosessuali della città a convolare ‘a nozze’. Coppia nella vita e nel lavoro, gestiscono insieme una paninoteca nel centro storico. Si sono trasferiti nella città ducale dopo due anni di convivenza e hanno deciso di iniziare qui un nuovo percorso insieme, dove sono stati accolti e si sono sentiti integrati fin da subito. “Urbino è piccola, ma qui non manca niente: si vive bene. Siamo arrivati qui con il nostro furgone di panini e poi abbiamo deciso di rimanerci e aprire una nostra attività” raccontano.

Si sono conosciuti a Milano nel 2006 in una discoteca di nome Canyon e proprio per immortalare il ricordo del loro primo incontro hanno scelto di dare lo stesso nome alla paninoteca che hanno aperto in città.

Claudio ha 55 anni, è nato in Francia ma si è presto trasferito in Italia, a Urbino ha vissuto sempre a fianco di Giuliano, torinese di 35 anni. Sono qui da quasi dieci anni e non hanno mai avuto problemi neanche sul piano burocratico. Giuliano infatti racconta che quando Claudio è stato male ha potuto assisterlo all’ospedale senza problemi: “È bastato informare il personale sanitario su chi fossi”.

La cerimonia si terrà in Comune il 22 luglio, a celebrarla però non sarà l’assessore alla Rivoluzione Vittorio Sgarbi che la scorsa estate aveva promesso di occuparsi delle unioni civili, la coppia ha chiesto che il compito venga affidato all’ex vicesindaco Francesca Crespini.

Essendo la prima unione civile in città, i futuri ‘sposi’ sanno che l’evento avrà grande impatto mediatico, ma questo non sembra preoccuparli né infastidirli: “La cosa principale è il nostro amore”, affermano dopo uno sguardo d’intesa.

La Cirinnà per loro è stata un evento inaspettato: “Non pensavamo che in Italia sarebbe mai arrivata una legge per le coppie gay: il Vaticano è troppo influente, è stata una bella sorpresa”. Ma il testo, secondo loro, presenta qualche controversia: “E’ assurdo che manchi il vincolo di fedeltà – dice Giuliano – ma in fondo una legge non può determinare queste cose”. “Non è che le coppie etero siano più fedeli – sottolineano entrambi – forse ci considerano poco seri da quel punto di vista”.

La coppia, che ha fatto di Urbino la loro città d’elezione, festeggerà al Resort Serra Alta, nei pressi di Fermignano, grazie al contributo di Francesca Corti, titolare del negozio “I fiori della Bottega”: “Il suo aiuto è stato fondamentale per l’organizzazione della festa”. I giorni seguenti i due voleranno verso il Messico per la luna di miele. Per la colonna sonora delle nozze hanno scelto Le Rimmel, rock-band al femminile, che si esibirà davanti agli invitati.