Sfida all’ultima pagina: il liceo Raffaello di Urbino vince l’edizione 2017 del Festival del Giornalismo culturale

di PATRIZIA BALDINO

FANO – ‘Armati’ di lavagnette e gessetti, il liceo classico Raffaello e il liceo scientifico Laurana di Urbino, dopo aver superato le semifinali, si sono affrontati nella “Sfida all’ultima pagina” presentata da Piero Dorfles. Una gara agguerrita che ha sottolineato la bravura e l’interesse dei ragazzi verso il loro illustre concittadino. Il liceo Raffaello si è aggiudicato anche quest’edizione, bissando il successo dell’anno scorso e ottenendo la seconda targa.

Obiettivo, rispondere correttamente alle domande sul libro Raffaello segreto. Dal mistero della Fornarina alle Stanze Vaticane di Costantino D’Orazio, che faceva parte della giuria. La scelta del testo, come ha spiegato Dorfles, è stata quasi ‘dovuta’ verso un artista importante come l’urbinate, che lasciò le Marche giovanissimo per conquistare, con la sua bravura, Roma e i papi che la governavano.

“Oltre all’innegabile talento, credo che Raffaello possa essere considerato un vero uomo moderno. È riuscito a usare tutte le conoscenze del suo periodo storico, e a trasmetterle nelle opere che ha dipinto”.

Nove domande per andare a scoprire i dettagli sulla vita dell’artista, sulle opere e infine sul periodo storico, che hanno rivelato un Raffaello meno conosciuto e curiosità meno note.

Come la lettera che scrisse al Papa Leone X dopo una gita a Tivoli con l’intellettuale Pietro Bembo; o la sua critica verso i suoi contemporanei che depredavano i monumenti dell’antica Roma per procurarsi il marmo e altro materiale da costruzione. La vittima più ‘illustre’ di queste spoliazioni fu il Colosseo, diventato una cava di marmo per realizzare la calce.

O l’interesse da lui dimostrato per le novità che arrivavano dall’America, tanto da ritrarle nel soffitto di una delle stanze di villa Farnesina, dove si possono ammirare mais, zucca e peperoni. Proprio questa la domanda che ha decretato il vincitore: con un punto in più, il peperone ha fatto la differenza, come ha sottolineato un divertito Dorfles.

Ma per tutti i ragazzi vale il consiglio dell’autore del libro: “Leggete, diffondete la cultura. E quando avete modo, andate a vedere le opere di Raffaello, ammirate la bellezza della sua arte”.