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Un ‘esercito’ di giornalisti a Roma per il conclave: sono già 3600

di    -    Pubblicato il 4/03/2013                 
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La macchina del giornalismo si è messa in moto per seguire in diretta il conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI: un assedio pacifico alle mura vaticane. Finora sono stati accreditati 3.641 giornalisti di 24 lingue, al lavoro per 968 testate e provenienti da 61 nazioni diverse.

Tra i giornalisti, 336 scrivono sulla carta stampata, 2470 operano per la televisione, 231 per la radio, 115 per il web e 156 sono fotografi professionisti. La lista, però, non è completa: la sala stampa del Vaticano si aspetta ancora molte altre richieste di accredito durante la settimana.  A questi si aggiungeranno i 400 giornalisti che hanno l’accredito permanente alla Santa sede. Copriranno l’evento televisioni di 61 stati provenienti da quattro continenti.

Nel 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile, l’ufficio stampa del vaticano accreditò 6.710 giornalisti provenienti da 106 Paesi diversi. In quel caso arrivarono 3.435 giornalisti dall’Europa, 1215 dall’America latina, 1080 dal Nord America, 490 dall’Asia, 295 dall’Oceania e 195 dall’Africa.

Padre Ciro Benedettini, numero due della sala stampa vaticana, ha detto che quest’anno la presenza della stampa sudamericana si è rafforzata, ma “l’Africa è ancora un po’ assente”. E ha continuato: “L’Asia è sempre più protagonista: il Vietnam, l’India, tutti questi Paesi che prima non erano presenti ma venivano solo in speciali circostanze adesso stanno cercando una presenza continua qui in sala stampa”.

In prima fila, come detto da padre Benedettini, ci sono i giornalisti sudamericani:  secondo la stampa argentina il nuovo papa sarà proprio Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires. Altre indiscrezioni, che vorrebbero un Papa filippino, hanno portato alla mobilitazione di massa della stampa del Sud Est asiatico.

Cresce anche l’interesse da parte della stampa cinese per la presenza di John Tong, primo arcivescovo di Hong Kong ad avere diritto di voto. Tong è uno strenue difensore dei diritti dei cattolici cinesi, ma secondo padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, l’intervento dell’arcivescovo non avrà “un rilievo specifico sui rapporti tra Cina e Chiesa”.

Per richiedere l’accreditamento come giornalista alla sala stampa del Vaticano è necessario compilare il modulo alla pagina dedicata del sito www.vatican.va

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