URBINO – L’avvocatessa Lucia Annibali è tornata a casa. Dopo un’ultima visita oculistica la donna è stata dimessa nei giorni scorsi dall’Ospedale Maggiore di Parma, dov’era ricoverata al centro grandi ustioni, ed è rientrata oggi nella sua abitazione di Urbino. Il direttore di chirurgia plastica Edoardo Caleffi ha spiegato che la Annibali tornerà a Parma nelle prossime settimane per effettuare ulteriori controlli.
Intanto, nei laboratori del Ris di Roma sono in corso le analisi chimiche sui vari oggetti repertati dai Carabinieri durante il sopralluogo nell’appartamento di via Rossi a Pesaro, sulle auto di Luca Varani – ex fidanzato, avvocato e presunto mandante dell’aggressione del 16 aprile scorso – e sul tappo di un barattolo che potrebbe aver contenuto l’acido utilizzato per sfregiare il volto della donna.
“Aspettiamo i risultati delle analisi – ha spiegato l’avvocatessa Donatella De Castro, legale della vittima – e l’esito delle indagini preliminari. È troppo presto per costituirsi parte civile. Dopo le ordinanze del Tribunale del Riesame per Varani aspettiamo l’evolversi degli eventi”.
Il 28 maggio scorso Altistin Precetaj è stato condannato in primo grado a un mese di reclusione per minaccia aggravata alla stessa Annibali. La sentenza gli è stata notificata in carcere dove si trova con l’accusa, molto più grave, di aver aggredito l’avvocatessa e di essere autore materiale del gesto insieme al connazionale Rubin Talaban. Secondo gli inquirenti, il 16 aprile scorso i due albanesi si erano presentati davanti casa dell’Annibali per conto dell’ex fidanzato della donna, Luca Varani, e le avevano gettato addosso acido solforico a una concentrazione del 66%.
Per Luca Varani, il Tribunale del Riesame di Ancona ha respinto la richiesta di annullamento di custodia cautelare per un concreto pericolo di reiterazione del reato, fuga e inquinamento delle prove. L’uomo è ancora detenuto nel carcere di Villa Fastiggi.