È la più importante emittente regionale sarda dopo la storica Videolina. La riorganizzazione ha coinvolto 13 lavoratori su 26: in particolare cinque giornalisti su dieci, quattro tecnici della messa in onda, due dell’area produzioni, uno dell’area tecnica e uno dell’amministrativa. “La tv continuerà a esistere – hanno assicurato gli editori in un comunicato – dotandosi necessariamente di un nuovo modello organizzativo”. Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha chiesto il blocco immediato dei licenziamenti

A tre mesi dall’entrata in vigore della legge, il coordinamento dei giornalisti precari abruzzesi “5euronetti” ha scritto una lettera aperta al nuovo sottosegretario all’Editoria (nella foto), che ha risposto dando la sua disponibilità. Ma manca ancora il delegato unico degli editori, con la Fieg che prende ancora tempo
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A tre mesi dall’approvazione della legge, scadenza entro cui già si sarebbero dovuti avere i risultati, la commissione non si è ancora riunita. E mentre i precari vengono pagati pochi spiccioli, gli editori promettono: “Entro due settimane sceglieremo”

“Il freelance ormai non è altro che un lavoratore subordinato senza nessuna garanzia. Altro che libero professionista”. Valeria Calicchio sa di cosa parla. Lei è una giornalista che ha frequentato la scuola di giornalismo di Salerno: stage in diverse testate, collaborazioni con un free press… [continua a leggere]

Convocata per la prima riunione la commissione che dovrà stabilire la retribuzione dei giornalisti freelance. Manca solo il nome del rappresentate della Fieg. Una legge molto attesa, visto che spesso gli italiani vengono pagati pochi euro per un pezzo, contro cifre ben superiori negli altri paesi europei