Elezioni: Uniti per le Marche, socialisti, civici e Verdi insieme per una coalizione con il Pd

DI GIACOMO TIROZZI

URBINO – Ha appoggiato il Pd e il presidente Luca Ceriscioli alle elezioni regionali prendendo il 5% e ora Uniti per le Marche, formazione politica che riunisce il Partito socialista, i Verdi e il mondo civico laico, vuole portare questa esperienza a livello nazionale. Per lanciare il suo progetto politico a livello nazionale Uniti per le Marche ha scelto Urbino e ha indetto nella città ducale i suoi stati generali. L’obiettivo, come ricordato dall’ospite d’onore, il vice ministro dei trasporti Riccardo Nencini, è quello di creare una coalizione di centro-sinistra come alternativa credibile alla destra di Salvini e Berlusconi e al Movimento 5 stelle. All’evento tenutosi al collegio Raffaello di Urbino era presente anche il leader dei Verdi Angelo Bonelli che ha ricordato come l’alleanza debba poggiare su un programma politico chiaro basato sui temi ambientali.

La scelta di Urbino, come afferma Nencini, non è casuale perché nella regione si sono create le condizioni necessarie per portare avanti un progetto politico di centro-sinistra. Per Nencini l’esperienza marchigiana ha già funzionato alle elezioni amministrative del 2015 e ci sono le condizioni perché questo avvenga anche a livello nazionale: “È un’alleanza indispensabile. In Italia la sinistra riformista senza il Pd non vince, ma il Pd senza un’alleanza più larga con i cattolici democratici e la sinistra riformista che comprende i socialisti e gli ambientalisti non è in grado di vincere” ha ricordato il vice ministro che si è anche soffermato sul ripristino della tratta ferroviaria Fano-Urbino. A fine gennaio, infatti, è prevista l’approvazione dei decreti attuativi della legge sulla riabilitazione a scopi turistici dei tratti ferroviari dismessi.

Il brand del Montefeltro per rilanciare il turismo

Tra le proposte a livello locale c’è quella di lanciare un brand del Montefeltro in cui si identifichino tutte le bellezze turistiche e paesaggistiche della zona che, a differenza delle industrie, non si possono delocalizzare. L’idea promossa dal consigliere regionale di Uniti per le Marche, Boris Rapa, vede come settore strategico per l’economia locale non più l’industria, ma il turismo. “Questo brand deve essere poi spendibile poi nei mercati internazionali e sarà un modo per assicurare un’occupazione stabile”, ha sostenuto Rapa.

Bonelli: “Dialogo con Pd e sinistra sui temi ambientali”

Ha concluso l’evento il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, che ha parlato di uno scenario preoccupante a livello nazionale: “Non possiamo lasciare il Paese in mano alla destra di Meloni, di Salvini che è disposto ad accettare il voto di Casa Pound pur di salire al potere e di Berlusconi con la sua stravagante idea di democrazia o al Movimento 5 stelle incapaci di governare”. Per Bonelli l’unica alternativa credibile rimane dialogare con il Pd attraverso un programma comune basato su temi ambientali. Il leader dei Verdi non ha escluso nemmeno un dialogo con Mdp di Pier Luigi Bersani, con Campo Progressista di Giuliano Pisapia, con Pippo Civati e Sinistra Italiana: “Agli amici di Mdp dico di ripensarci. Molti elettori pensano che i contendenti siano ormai solo il centrodestra e i 5stelle e non il centrosinistra. Dobbiamo capire perché molti cittadini di sinistra votino per il movimento di Beppe Grillo”. Per Bonelli l’unica soluzione rimane una coalizione basata su un programma chiaro, a cominciare dalla revisione dei Pac (politica agricola comune) e dalla legge contro lo sfruttamento del suolo. Ma gli attriti con il Pd restano a cominciare dalla referendum sulle trivelle: “Convincere gli elettori a non andare a votare è stato un errore”, ha commentato il coordinatore nazionale dei Verdi.