Una tavolata lunga cinquanta donne, sei suore e una bambina
di cinque anni. Entrando nella cucina della casa di accoglienza delle
suore di Madre Teresa di Calcutta non vi è alcun
dubbio su come venga impiegato il cibo che arriva tre volte la settimana
- il lunedì, mercoledì e venerdì - dalla Last
Minute Market. Non va sprecato nulla, semmai c’è il
problema contrario.
La madre superiora, suor Preeta, mi accoglie con un po’ di diffidenza,
perché capita spesso che arrivi qualche curioso a chiedere informazioni
sulle donne ospitate. Ma quando sente “Last Minute Market”
cambia espressione e mi accompagna nella sala da pranzo. In tavola c’è
un miscuglio di storie, paesi, lingue e sofferenze. Moltissime donne vengono
dall’Est Europa. Alcune facevano la vita di strada, altre stanno
cercando lavoro in Italia, perché nel loro paese guadagnavano pochissimo,
alcune sono ragazze madri. Una di loro ha chiesto aiuto alle suore un
anno fa ed è venuta a vivere qui con la sua bambina, la mascotte
del convento. Cinque anni, due occhi neri e vivaci, e un appetito che
fa sorridere.
Tre pasti al giorno per cinquanta persone e le scorte di cibo fanno presto
a esaurirsi, ma le suore non fanno mancare niente a nessuno, nemmeno a
chi bussa al convento e chiede di avere un piatto caldo. Eppure il cibo
della Last Minute Market non si ferma tutto qui, perché
le suore vanno a cercare la povertà nascosta, quella che non bussa.
Spesso vanno in stazione a Bologna a portare qualcosa da mangiare ai barboni
e il sabato mattina distribuiscono generi alimentari a un centinaio
di famiglie, per lo più di extracomunitari, che non ce
la fanno ad andare avanti da sole.
Un dubbio sull’integrità del cibo con tutti questi passaggi
di mano è lecito che venga, ma suor Preeta mi assicura che i prodotti
più delicati, tra cui la carne, non vengono assolutamente
distribuiti alle famiglie, perché le regole della Last Minute
Market le conoscono bene. «Del resto la cosa bella di quello
che ci arriva dal Centronova – dice la madre superiora - è
proprio la grande varietà di prodotti. Non possiamo dare la carne
alle famiglie, ma diamo tante altre cose utili». E mi dà
la prova delle sue parole, aprendo il congelatore pieno di confezioni
di carne surgelata. Quella non esce dal convento, ma alle famiglie che
ne hanno bisogno va un po’ di tutto, compresa frutta e verdura.
I ragazzi della Last Minute Market, pur avendo fatto del dono
un’attività imprenditoriale (vai
qui per vedere cos'è la legge del dono), sono visti
dalle suore di Madre Teresa di Calcutta come degli angeli protettori.
«Solo chi non ha davvero provato la fame – dice in tono polemico
suor Preeta – ha il coraggio di buttare tutto il cibo che ci arriva
dall’ipermercato». E per rendersene conto basta vedere l’appetito
di due donne ucraine che hanno appena chiesto ospitalità alle suore,
perché hanno perso il lavoro. «Le nuove arrivate in genere
non mangiano da giorni – dice la superiora mentre serve il pollo
arrosto – e hanno così tanta fame che la prima settimana
sono insaziabili».
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