L’astronomia in versi: lo spazio e i pianeti osservati da Urbino

URBINO – Insegnare ai bambini come leggere il cielo con le mani. Meravigliare gli urbinati attraverso le lenti dei grandi telescopi. Osservare le stelle sopra i Torricini al suono dei versi di Giacomo Leopardi. Da quasi vent’anni, la città ducale ospita i ritrovi degli astrofili del circolo delle Cesane di Legambiente. Incontri in cui grandi e piccoli imparano a conoscere l’universo. Quello con la luce spenta, ma non solo.

“Ci incontriamo almeno quattro volte l’anno – spiega Antonina Speziale, una delle coordinatrici del gruppo – per i cambi di stagione, ma spesso anche in altre occasioni come la notte di San Lorenzo ad agosto, quella delle stelle cadenti. Insegniamo agli urbinati i rudimenti dell’astronomia affinché conoscano la bellezza del cielo oltre che quella della città rinascimentale”. Appuntamenti fissi a cui partecipano mediamente cento persone ma ci sono giornate speciali: “Durante l’eclissi solare dell’anno scorso eravamo in cinquecento tra adulti e scolaresche”. Poco importa che i telescopi siano solo tre perché il cielo, secondo Antonina Speziale, si può leggere con le mani, anche solo indicando le costellazioni con un dito. Un amore, quello per l’astronomia, trasmesso da Franco Pacini, famoso astrofisico, cittadino onorario di Urbino.

Tra gli appuntamenti del circolo ci sono anche lezioni dedicate a Marte, dove l’Esa (l’Agenzia spaziale europea) ha appena spedito la sonda ExoMars. Il pianeta viene studiato soprattutto per la sua composizione ferrea che gli dona il caratteristico colore rosso.

I luoghi degli incontri sono quasi sempre gli stessi: la Fortezza, soprattutto d’estate, e d’inverno il Centro di educazione ambientale, dove ha sede il circolo di Legambiente delle Cesane. Durante le osservazioni i partecipanti non si limitano a “rimirar le stelle”. “Organizziamo serate di astroletterosofia. Il 10 agosto, per esempio, introduciamo l’evento con la lettura dei testi di Giovanni Pascoli, Paolo Volponi e Giacomo Leopardi”. Gli scritti che usiamo di più per gli adulti sono le ‘Mosche del Capitale’ di Volponi che confrontiamo con le ‘Operette morali’ di Leopardi. In fondo il cielo che vedevano loro è lo stesso che osserviamo oggi”.

Ai più piccoli invece viene letto il ‘Taxi per le stelle’ di Gianni Rodari e si accompagna l’ascolto del testo con delle attività: “Li chiamiamo ‘Giochi d’astri ma non disastri’. Facciamo dipingere ai bambini un telo blu o nero con la pittura fosforescente – continua Speziale – poi ci avvolgiamo un mappamondo su cui rimangono i segni della loro opera, un po’ come fossero delle costellazioni. Lo stesso che fanno gli studenti di medie e superiori cucendo”.

I prossimi appuntamenti del Circolo astrofili sono il 20 marzo a Fossombrone per la lettura delle meridiane e il 9 maggio con l’osservazione del passaggio di mercurio davanti al sole.

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Adriano DiBlasi