Addio al critico d’arte Gillo Dorfles. Aveva 107 anni. Mazzoli: “Persona di straordinaria eleganza”

URBINO, 2 MAR. –  È morto questa mattina a Milano Angelo “Gillo” Dorfles. Aveva 107 anni. Nacque a Trieste, allora impero Austro-Ungarico, nel 1910. Artista poliedrico, fu filosofo, pittore e critico d’arte. Era lo zio di Piero, critico letterario e docente della Scuola di giornalismo di Urbino.

Il suo fu un percorso anomalo: Dorfles si era infatti laureato in Medicina a Roma nel 1928 ma non aveva mai praticato la professione perché già dai primi anni ’30 iniziò a scrivere per alcune riviste d’arte. Nel 1948 fonda, assieme ad altri colleghi, il Movimento Arte Concreta (Mac). Dagli anni ’50 inizia la sua attività di critico con particolare attenzione per i fenomeni comunicativi di massa come moda e design senza dimenticare però pittura e scultura. Fu anche professore in alcune università italiane.

Numerosi i riconoscimenti ottenuti in carriera, sia come artista che come critico. Gli sono state dedicate mostre nelle più importanti città del mondo: New York, Milano, Roma, la sua Trieste ma anche Urbino.

Tanti i legami con la città ducale grazie alle collaborazioni con l’Accademia Raffaello, l’Isia e l’Università. L’ultima volta nel 2014 quando, nella Serra d’inverno di Palazzo Ducale, l’Accademia organizzò una mostra con le sue opere pittoriche.

“Sono molto addolorata, era una persona di un’ eleganza straordinaria. Perdiamo un uomo che ha sempre avuto un grande senso critico” ha detto Lella Mazzoli, direttore dell’Ifg di Urbino, che con Dorfles ha organizzato numerose iniziative, tra cui una serie di incontri sul tema dell’utopia nel 2011. (s.p.t.)