Si è appena conclusa la seconda edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino. Con ospiti del mondo dei media, scrittori e intellettuali. Due giornate intere di dibattiti e confronti che dalle sale dei palazzi storici di Urbino hanno trovato eco e risonanza grazie ai… [continua a leggere]
Il direttore di Rai Radio3 Marino Sinibaldi ha chiuso il festival del giornalismo culturale sparando a zero: “Oggi le informazioni sono alla portata di tutti, i giornalisti presidiano una porta ormai deserta”
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“L’interazione tra chi produce informazione culturale e chi ne fruisce è caratteristica del nostro tempo e del servizio pubblico” ha spiegato Isabella Donfrancesco (Rai Educational) che tra poche settimane lancerà un nuovo programma televisivo: “Sarà aperto al web”
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URBINO – I volti dei protagonisti, degli organizzatori e degli ‘uomini macchina’ che hanno dato vita alla seconda edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino. Due giorni di dibattito tra intellettuali, editori e giornalisti per capire in che direzione sta andando quella che una… [continua a leggere]
“C’è bisogno di immettere nelle istituzioni le conoscenze dimenticate – sostiene il giornalista del Sole 24 Ore – che devono influenzare le decisioni politiche”. E questo vale anche per giornali, radio e televisioni: le notizie culturali devono competere con tutte le altre ma di regola perdono
L’esibizione del mezzosoprano al teatro di Urbino dà un tocco di musica al Festival del giornalismo culturale. Rossini, Wagner, Ramirez sono solo alcuni degli autori rivisitati dalla voce della cantante lirica
VIDEO. Il cantautore, attore e da alcuni anni autore radiofonico ha raccontato al Ducato il senso della sua stravagante trasmissione il dottor Djembé, dove musica, notizia e racconto creano una “fusione emotiva” tra chi racconta e chi ascolta
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Giorgio Ruta, della scuola di giornalismo di Torino, ha vinto rispondendo alla domanda “Con la cultura si mangia?” raccontando la storia di come in Sicilia, Puglia e Veneto alcuni ragazzi si siano rimboccati le maniche per riaprire i cinema delle loro città. Gloria Cottini e Kiara Seifullai del liceo scientifico G. Marconi di Pesaro si sono distinte per il loro Intrappolati in rete come pesci, in cui descrivono il rapporto che le nuove generazioni hanno con i social network. Riconoscimenti anche per Donatello Trisolino e Monica Generali per le immagini scattate durante l’evento
Rapporto tra narratori e giornalisti, ruolo degli intellettuali, differenze tra vecchi e nuovi media che si occupano di cultura. Di questo e di altro si è parlato oggi pomeriggio con Alessio Torino, Wu Ming II, Alberto Saibene e Massimiliano Pananari.
Il corrispondente in Italia di Liberation spiega il ruolo unificatore, più forte dei vincoli economici. “Serve un modello che vada oltre i confini”. Con lui alla tavola rotonda anche Lucio Battistotti, direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea e l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini
Secondo Mariarosa Mancuso e Michele De Mieri, si recensiscono sempre gli stessi autori, generi o case editrici. Spesso con una buona dose di ipocrisia che può sfociare nella diffidenza del lettore. Le loro critiche ai colleghi hanno dato vita, oggi al Teatro Sanzio un dibattito animato anche in platea con il giornalista del Giornale Luigi Mascheroni
Da Marcello Rubini de La dolce vita al protagonista de La grande bellezza: sono le metafore che il regista Italo Moscati usa per tracciare il suo ritratto di un giornalismo che in sessant’anni è rimasto legato alle commemorazioni di un passato che non ha saputo elaborare
Dorfles: “Bisogna stare sul mercato”
