Ancora oggi nell’Unione Europea il diritto d’informare e di essere informati non è totalmente garantito. Per questo l’assemblea di Strasburgo ha approvato una risoluzione che – pur non avendo valore di legge – indica le linee guida che i 27 Stati membri dovrebbero seguire. E molte toccano da vicino l’Italia

Nel 2010 il dipartimento di Giustizia e l’Fbi hanno indafato, controllando i tabulati telefonici e le mail del reporter di Fox news James Rosen: aveva rivelato una notizia su alcuni test nucleari della Corea del Nord che erano riservati. Per il governo, ha agito da “co-cospiratore” dell’uomo che ha fatto trapelare le informazioni. L’indignazione dei giornalisti statunitensi: “Un attacco alle libertà di parola e stampa”. E’ il secondo caso in pochi giorni

Associated Press denuncia di essere stata spiata per due mesi dal dipartimento di Giustizia. Le telefonate di almeno 100 giornalisti sono nelle mani degli investigatori. Lettera di protesta al ministro Holder. La Casa Bianca: “Non ne sappiamo niente”

L’Italia si è fermata anche perché non c’è un’opinione pubblica. La tesi è stata al centro di un dibattito vivace negli ultimi mesi e ha rilanciato un tema di fondo: l’indipendenza dei mezzi di comunicazione nel nostro Paese. Indipendenza dalla politica, indipendenza dagli interessi economici e finanziari che non siano indirizzati alla promozione dell’informazione

Magazine televisivo dell’IFG – Speciale progetto Einaudi-Albertini

Intervista ad Alberto Papuzzi. Il professore elabora un’attenta analisi sugli assetti proprietari, sull’opinione pubblica e sul ruolo dei giornalisti in tema di libertà dei mezzi di comunicazione

L’Ordine dei giornalisti della Lombardia vara un “Codice di comportamento” per il giornalismo turistico al fine di rendere trasparente il rapporto tra inserzionisti pubblicitari e riviste di viaggio. Ma c’è chi dice che non basta