Edward Snowden è l’uomo che ha innescato lo scandalo che sta colpendo l’amministrazione Obama. Dopo aver rivelato come l’Agenzia per la sicurezza nazionale americana abbia spiato mail e telefonate di milioni di cittadini, è scappato ad Hong Kong con l’intelligence di mezzo mondo sulle sue tracce. E i giornalisti si interrogano se chiamarlo ‘fonte’ o ‘talpa’
La Siria è un campo di battaglia difficile da decifrare, l’unica cosa certa è che si sta consumando una tragedia che colpisce i più deboli. Nelle fotografie di Contreras, premiato con il prestigioso riconoscimento della Columbia University insieme a quattro colleghi, c’è questo: Il dramma umano
SCHEDA La Siria non è un paese per reporter
Nel 2010 il dipartimento di Giustizia e l’Fbi hanno indafato, controllando i tabulati telefonici e le mail del reporter di Fox news James Rosen: aveva rivelato una notizia su alcuni test nucleari della Corea del Nord che erano riservati. Per il governo, ha agito da “co-cospiratore” dell’uomo che ha fatto trapelare le informazioni. L’indignazione dei giornalisti statunitensi: “Un attacco alle libertà di parola e stampa”. E’ il secondo caso in pochi giorni
Associated Press denuncia di essere stata spiata per due mesi dal dipartimento di Giustizia. Le telefonate di almeno 100 giornalisti sono nelle mani degli investigatori. Lettera di protesta al ministro Holder. La Casa Bianca: “Non ne sappiamo niente”
L’Associated Press ha aggiornato le linee guida sull’uso dei social network da parte dei suoi giornalisti. Il social media editor Eric Carvin e lo standards editor Tom Kent spiegano ai colleghi come evitare di mettere in pericolo le fonti che si trovano in situazioni di guerra o di calamità naturale. “Hai già molta esperienza, adatta il tuo istinto al digitale”
Dai poliziotti a cui non piace rispettare i limiti di velocità (e uccidono 19 persone) alla guerra civile in Siria, da l’inquinamento degli oleodotti in Michigan ai conti segreti dell’ex premier cinese Wen Jiabao: sono questi alcuni degli argomenti trattati dai servizi, dalle inchieste e… [continua a leggere]
Vittoria del quotidiano newyorkese nell’edizione 2013 del prestigioso riconoscimento giornalistico: investigativo, approfondimento, questioni internazionali e feature. Al giornale di Fort Lauderdale la categoria più importante per un’inchiesta sugli eccessi di velocità dei poliziotti fuori servizio.
In un mese le ricerche web sullo Stato del Caro Leader sono raddoppiate. E così torna al centro dell’attenzione un paese difficile da raccontare, dove non esiste una tradizione di giornalismo indipendente. I pochi stranieri che hanno visitato Pyongyang raccontano: “La popolazione è completamente ignara rispetto a quanto accade nel resto del mondo”
L’Associated Press adotta nuove linee guida in materia di immigrazione: non sarà più possibile parlare di clandestini. In Italia però si respira un’aria diversa: alcuni siti collezionano gli articoli di giornale che mettono in cattiva luce gli stranieri. Ma nel nostro Paese c’è un codice deontologico, la Carta di Roma che impone ai giornalisti di rispettare la persona e la sua dignità
Anna Masera è entrata nella gerenza della Stampa con questa nuova qualifica, una figura che arriva nel nostro Paese in ritardo rispetto agli Stati Uniti, dove è ormai consolidata e i giornalisti più giovani sono già social media editor di se stessi. Ma molti sono convinti: “Tra qualche anno non esisterà già più, sarebbe come avere un consulente sull’uso del telefono” LEGGI I SOCIAL MEDIA EDITOR DAL 2009 A OGGI/STORIFY
Una cinquantina di giornalisti italiani lavorano per le agenzie internazionali in Italia. Quasi tutti bilingui ed esperti di finanza. Qualcuno viene dalle scuole di giornalismo
