Dalla caccia alla navigazione, l’uomo è progredito fino a dominare l’ambiente grazie alla Conoscenza. Ma oggi, soprattutto in Italia, ricerca e conoscenza soffrono di scarsa considerazione soprattutto da parte delle istituzioni. Tornare a investire in questo settore è la chiave per valorizzare il nostro patrimonio e uscire dalla crisi. Insomma, per tornare a “mangiare con la cultura”
Pubblichiamo l’articolo di Chiara Sparaventi, del liceo Classico Raffaello di Urbino, premiata nel concorso “Con la cultura si mangia?” nell’ambito del Festival del giornalismo culturale tenutosi il 3 e 4 maggio
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URBINO – Una volta le catechiste raccontavano ai bambini che per parlare con Dio bastava fare il gesto del telefono con la mano e lui ascoltava. Ora per parlare con Dio, basta avere un account su Twitter. “Dio” è un ragazzo di Foligno sulla trentina,… [continua a leggere]

Luca Sofri, direttore de Il Post, spiega perché non ha senso parlare di pagine culturali per i contenuti online: “In internet gli articoli circolano per il loro valore intrinseco, non perché stanno rinchiusi in una categoria archivistica”
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L’INTERVISTA A tu per tu con “Dio”: divo su Twitter, scrittore e cameriere nella vita reale

Piero Dorfles nel suo J’accuse ha tacciato di autoreferenzialità le pagine del giornalismo culturale italiano. Come rispondono i giornalisti che lavorano con successo nelle redazioni degli inserti culturali più conosciuti di Italia? Riuscirà la cultura a uscire fuori dalle pagine dei giornali per far rinascere il Paese?

Due giorni di incontri e dibattiti tra cultura, arte, web e gastronomia hanno animato la città ducale. Ripercorrendo le tappe dell’informazione italiana dalla nascita della terza pagina ai social odierni. E già si pensa a una seconda edizione
LEGGI De Gregorio sul caso Boldrini: “Si parla solo di censura” / Dorfles: “Basta marchette” / Augias: “Giornalismo dimenticato” / Più o meno pop? / Giornalismo senza confini
VIDEO Visti dai corrispondenti / Cibo, ambasciatore di popoli
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I PREMIATI DEL CONCORSO
LE IMMAGINI Tutte le foto del festival / Allievi al lavoro: il backstage
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URBINO – Come si è evoluto il giornalismo culturale italiano e quale sarà il suo futuro nel mondo del web? Al Ducato Giuseppe Roma del Censis, Massimiliano Panarari de La Stampa, Massimo Russo del gruppo l’Espresso fanno un quadro chiaro della situazione: se la cultura… [continua a leggere]

Nel Salone Raffaello Legato Albani sono stati consegnati i premi ai vincitori del concorso. Riconoscimenti anche due classi del liceo scientifico e classico per la partecipazione

URBINO – Si è concluso con l’intervento della giornalista di Repubblica Concita De Gregorio la prima edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino. Nell’intervista rilasciata al Ducato, la scrittrice racconta il ruolo del giornalista, che deve essere competente. E come l’informazione debba esaminare la realtà… [continua a leggere]

URBINO – La fotogalleria di due giorni di incontri e dibattiti sui temi di cultura e informazione per l’evento organizzato da Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini. Giornalisti, accademici e intellettuali italiani e stranieri ne hanno discusso analizzando tutti i media, ricevendo il favore del pubblico… [continua a leggere]

URBINO – Mani sulle tastiere dei pc, telecamere puntate e macchine fotografiche al collo. Interviste, articoli e dirette Twitter, così la redazione del Ducato ha seguito la due giorni dedicata alla prima edizione del Festival del giornalismo culturale. Sullo stesso argomento:Avanguardie e librerie indipendenti: ecco… [continua a leggere]

Al festival del giornalismo culturale, Sinibaldi (Radio3), Salis (IlSole24ore), Zaccuri (Avvenire) e la professoressa Bartoletti si sono confrontati sull’evoluzione del concetto di cultura in cui ogni argomento ha pieno titolo di rientrare. L’incontro è stato interrotto dagli studenti di Urbino che pacificamente hanno protestato contro la decisione del rettore Pivato di non invitare Antonio Negri

All’incontro “Si può raccontare il paese?” Concita De Gregorio parla del caso denunciato dalla presidente della Camera: “Il tema della violenza di genere è passato sotto silenzio” ma il grido contro il bavaglio per la rete si è levato forte. “È un paese d’indiani e cowboy , ognuno difende con violenza le proprie posizioni” / VIDEO