Volontari per lo sviluppo, rivista online sulla cooperazione internazionale, propone un nuovo metodo per risolvere i problemi economici dell’informazione giornalistica, almeno in contesti piccoli. La direttrice: “Questa è l’unica soluzione per poter sopravvivere”

All’incontro “Si può raccontare il paese?” Concita De Gregorio parla del caso denunciato dalla presidente della Camera: “Il tema della violenza di genere è passato sotto silenzio” ma il grido contro il bavaglio per la rete si è levato forte. “È un paese d’indiani e cowboy , ognuno difende con violenza le proprie posizioni” / VIDEO

L’informazione in Italia non gode di una buona salute. Poche persone ancora accedono al web regolarmente e la banda larga resta ancora un miraggio. Ecco le proposte dei partiti inserite nei programmi elettorali su questi temi

Aumentano e si sviluppano senza tregua, nel 2011 sono arrivate a quota 590. I canali su internet sono cambiati, diventando sempre più strutturati e competitivi. Nelle redazioni non solo ‘citizen journalist’, ma anche e soprattutto giornalisti professionisti e figure della comunicazione e dell’editoria. La chiave per sopravvivere? L’iperlocale e la specializzazione
L’INTERVISTA Bari Tv: “Ora ci serve un Mecenate”

Dall’Italia alla Gran Bretagna, passando per la Francia, sulla rete dilaga la protesta contro gli stereotipi del giornalismo. Il peso delle parole è importante: d’altronde, cosa c’è di passionale nell’omicidio di una donna?
WEBTALK: #reportersottozero
#sfigatimonotoniemammoni / #socialtv

Stephen Anderson, 42 anni, a Urbino per due conferenze rivolte a studenti dell’Ifg e universitari della facoltà di Scienze Politiche, racconta la sua esperienza di comunicazione in Italia. Tra le difficoltà di adattamento e le sfide dei social media

Giornalismo investigativo, approfondito, di qualità sui temi evitati dai media nazionali. A soli 99 centesimi. Il risultato è garantito da Matter, start-up californiana che vuole fare a meno di editori importanti e pubblicità. L’intervista a Roberto Pasteris, coordinatore editoriale del progetto youcapital

Non si vedono, sono nascoste, eppure esistono. La galassia delle testate culturali in rete è vastissima. Usano i social network e fanno circolare l’informazione in maniera nuova. E il panorama in cui si muovono è tutt’altro che disinteressato. Perché di cultura c’è ancora fame

È un settore dell’informazione che attira un numero sempre crescente di utenti che ritengono i media “mainstream” parziali e poco oggettivi. Viaggio nei siti più celebri, tra teorie alternative e contestazione al sistema attuale. Facendo attenzione a non incappare nelle ‘bufale’

Mentre la neve continua a scendere copiosa piovono critiche su Facebook e Twitter per la scarsa attenzione mediatica sulla situazione marchigiana. Di mira l’eccesso di riflettori sul sindaco di Roma Alemanno e la capitale: “Con i suoi pochi cm di neve”

La vignetta satirica, nell’informazione online, scopre nuove potenzialità: più grande, più autonoma, più interattiva rispetto i lettori. Ormai popolare nel mondo del giornalismo anglosassone cerca di farsi largo anche in Italia.

Frasi fatte, luoghi comuni, inesattezze. Parole come pietre: a volte sono sassolini, altre veri e propri macigni. Il giornalismo trabocca di questi termini inappropriati e i lettori protestano. Ecco come. E cosa dice la deontologia.
RACCONTO La protesta su Twitter
SCHEDA Così in Europa
LEGGI Il caso di AlerteCliché – SONDAGGIO