Sondaggio tra gli studenti delle scuole di giornalismo, sul modello di quello sottoposto dall’Ordine ai giornalisti. Pur essendo nativi digitali, la differenza non è così evidente: i giovani sono grandi conoscitori dei social network, ma su alcune cose possono ancora imparare tanto dai loro colleghi più navigati
I giornalisti pubblicisti potranno accedere all’albo dei professionisti se svolgono il lavoro in modo esclusivo, senza dover dimostrare requisiti minimi di reddito. E’ la nuova delibera del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, valida fino al 2016.
CNOG – COMMISSIONE GIURIDICA CARTA DI MILANO Protocollo deontologico per i giornalisti che trattano notizie concernenti carceri, detenuti o ex detenuti. Il Consiglio nazionale dei giornalisti esprime apprezzamento per l’impegno volontario dei molti colleghi che realizzano strumenti di informazione all’interno degli istituti di pena in… [continua a leggere]
Il documento è un codice che stabilisce un trattamento preciso delle notizie che riguardano detenuti o ex detenuti. Nel pomeriggio il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ne ha approvato i punti. Sarà presentata venerdì a Regina Coeli
Sessanta opere per esprime un tema chiave delle democrazie contemporanee e della società dell’informazione. Dopo il successo avuto alla Biblioteca nazionale di Roma, la mostra dell’Ordine dei giornalisti delle Marche arriva a Pesaro, nella sala Laurana del palazzo Ducale. Ingresso gratuito
Convocata per la prima riunione la commissione che dovrà stabilire la retribuzione dei giornalisti freelance. Manca solo il nome del rappresentate della Fieg. Una legge molto attesa, visto che spesso gli italiani vengono pagati pochi euro per un pezzo, contro cifre ben superiori negli altri paesi europei
Secondo le statistiche siamo il Paese con il più alto numero di giornalisti d’Europa. Ma la metà di loro ha solo una tessera e non esercita più la professione. Per il sindacato il problema è nel funzionamento dell’Ordine. Che invece respinge le critiche e accusa la legge
Per la metà dei giornalisti italiani, troppe le influenze del mondo del marketing sul lavoro editoriale. Un sondaggio evidenzia i dubbi diffusi sulle norme deontologiche esistenti
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Su internet, si sa, tutto si può scrivere e tutto è condivisibile. Ma laddove c’è gloria, spesso non c’è fatica: la moda del copia-incolla senza citazione della fonte dilaga. Vittime giornalisti e blogger noti e meno noti, che però hanno una cosa in comune: lavorano per produrre un articolo che qualcun altro si prenderà senza chiedere.
LEGGI – Quando copiare è etico: le Edizioni Vivere
Il giornalismo italiano non se la passa tanto bene. Il sito che si occupa di libertà di stampa e diritto all’informazione, ha incrociato un po’ di dati ricevuti da Ordine dei giornalisti, Casagit, Fnsi e Inpg. Il quadro che esce non è rassicurante: gli uomini hanno la meglio sulle donne, i vecchi sui giovani e si va verso un generale impoverimento della categoria
URBINO – Per giorni e settimane non si è fatto altro che assistere a trasmissioni televisive e focus sui giornali che hanno “spettacolarizzato” l’omicidio di Sarah Scazzi e ora l’Agcom – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – tenendo conto di quasi 400 trasmissioni Tv,… [continua a leggere]
Entra in vigore il primo codice di autoregolamentazione per la fotografia dell’Ordine dei giornalisti. Qualche contestazione da parte di fotoreporter e fotoeditor.
